Buon compleanno Topolino! Ottanta primavere ben portate
di Giuseppe Di Bella
08 settembre 2008
389
2
E’ proprio così, nel 1928, ottanta anni fa iniziava la storia fantastica di Walter Elias Disney e della sue “creature”, primo fra tutti il furbo e simpatico Topolino.
Walt Disney inventò questo topo colto e geniale, traendo spunto dall’osservazione empirica e scientifica della grande intelligenza di questi animali, secondi solo all’uomo.
Inizialmente gli diede il nome di Mortimer Mouse, ma su consiglio della moglie, cui quel nomignolo non piaceva proprio, cambiò il nome in Mickey Mouse (in Italia prenderà subito il nome di Topolino).
Topolino venne disegnato con dei tratti accattivanti (da cucciolo), come si riscontra in tutti i personaggi di Disney, dove anche i cattivi fanno sempre un gran tenerezza.
Grandi orecchie tonde, braccia e gambe molto sottili, che in origine sbucavano (invero più lunghe e più sottili di oggi) dagli immancabili pantaloncini rossi.
Il primo cartone animato della produzione, realizzato grazie anche alla collaborazione dell'amico disegnatore Ub Iwerks, aveva per titolo "Streamboat Willie" e aveva come protagonisti Topolino e la sua eterna fidanzata Minnie.
In realtà il primo cortometraggio di Topolino proiettato, è il terzo tra quelli realizzati, infatti nel 1928 erano già stati prodotti Plane crazy e Gallopin gaucho, entrambi muti. Appena Disney seppe della possibilità di avere il sonoro, decise di produrre "Streamboat Willie".
A proposito di sonoro, Disney fece eseguire diversi provini nel tentativo di dare a Topolino la voce che lui immaginava. Alla fine, non contento dei doppiatori, decise di dagli … la sua voce e lo doppiò per ventidue anni.
Streamboat Willie venne presentato in un cinema di New York ed era impreziosito da un ottimo commento musicale, sincronizzato con le scene animate.
Dopo questa anteprima, il produttore Louis B. Mayer, non volle firmare un contratto con Disney, in quanto ritenne che Topolino, visto come un grosso roditore ingigantito dallo schermo, avrebbe impaurito gli spettatori! Che errore clamoroso! Non gli sarà bastata una vita per pentirsi abbastanza.
Topolino entrò subito dopo nell’universo del fumetto, esattamente nel 1930. Intelligente e coraggioso, Topolino è uno straordinario detective, ma anche un personaggio avventuroso che con l’intuito e la ragione riesce a battere nemici cattivi e molto più forti (e violenti) di lui, come Gambadilegno e Macchia nera.
Tra le storie indimenticabili:"Topolino e il mistero di Macchia Nera", "Topolino sosia di re Sorcio", "Topolino giornalista", "Topolino e il mistero dell'uomo nuvola", "Topolino e il gorilla Spettro".
Lo studio Disney produsse da subito importanti lungometraggi a cartoni animati e grazie alla serie delle "Sinfonie allegre", vinse nel 1933, il primo dei 31 premi Oscar che avrebbe ricevuto nel corso della sua carriera.
Nel 1940 topolino è protagonista di quello che, ancora oggi, è considerato il miglior cartone animato di tutti i tempi, ovvero “Fantasia”, dove per la prima volta viene utilizzata la musica classica per tutta la colonna sonora: il sincronismo con le scene è ineguagliato.
Il grande e duraturo successo di Topolino si deve anche a tutti i personaggi che lo hanno affiancato nelle sue avventure, primo fra tutti Pippo, il suo migliore ed inseparabile amico.
Ma il successo e la longevità di questo eroe di carta, sono stati determinati anche dal costante aggiornamento e dalla modernizzazione dei personaggi, nella figura, nel modo di vestire, nei comportamenti sociali: le storie sono state sempre adeguate ai tempi.
Ancora oggi, dopo 80 anni, Topolino è uno dei fumetti più letti in tutto il mondo.
E’ nel Natale del 1932 che fa il suo ingresso nelle edicole italiane una nuova pubblicazione settimanale, dal titolo “Topolino”, e sul settimanale della Nerbini, trovano spazio soprattutto le strisce realizzate da Gottfredson, mentre il primo episodio in assoluto del Topolino a fumetti, realizzato dai suoi creatori nel 1930, sarà proposto in Italia solo nel 1934.
Il primo formato dell’albo è quello orizzontale, che consentiva di presentare le strisce in maniera fedele alle strip originali, senza dover rimontare le vignette.
L'11 Agosto 1935, Topolino giornale passa nelle mani della editrice Mondadori. La linea editoriale non cambia, anzi vengono incrementati gli spazi dedicati ai personaggi Disney.
La collaborazione tra la Walt Disney e la Mondatori durerà oltre trent'anni.
Verso la fine del ventennio fascista, quando le posizioni nazionaliste si radicalizzarono, il regime stabilì ulteriori restrizioni alla stampa e alla diffusione perfino dei fumetti.
Nel 1938 il Ministero della Cultura Popolare, vietò di editare i fumetti che avessero come protagonisti gli eroi delle strip popolari americane.
Topolino (incoerentemente) venne risparmiato, si suppone per le insistenze della Mondatori, appoggiate da diversi politici e gerarchi. Ma nel gennaio 1942, in piena guerra, anche Topolino dovrà arrendersi.
Il topo americano viene sostituito da un epigono nostrano: Tuffolino, un bimbetto molto somigliante, disegnato dal grande illustratore De Vita. La testata viene comunque soppressa nel Natale del 1943.
Topolino tornerà nelle edicole italiane a guerra finita, il 15 Dicembre del 1945.
Le avventure di Topolino attraversano con immutata freschezza, ben tre generazioni, le ultime due lo conoscono nel fortunato formato libretto, oggi settimanale, che naviga verso il numero tremila.
A Topolino e a tutta la banda Disney, generazioni di sociologi e psicologi, hanno riconosciuto un’alta valenza didattica e morale: un segno positivo nell’educazione di milioni di bambini in ogni parte del mondo.
Topolino a libretto esordì col numero 1 (vol.1), del quale vediamo la copertina nell’immagine, nell’aprile del 1949. Il nuovo giornalino venne ampiamente pubblicizzato sugli ultimi due numeri del formato giornale. Il nuovo modulo prevedeva cento pagine che contenevano solo storie dei personaggi Disney, al prezzo di 60 Lire.
Molto bella la copertina del n° 1, con il protagonista in “alta uniforme” da capo banda, immagine tratta dal Walt Disney's Comics and Stories del giugno 1941, e Minni in quarta di copertina che distratta dal passaggio dell’innamorato, recide un fiore.
Topolino libretto ha avuto tre diverse periodicità, mensile fino al n.39, quindicinale fino al n. 235, e settimanale dal n. 236 del 5 Giugno 1960 e ancora ai nostri giorni.
Molti i premi conquistati, a prescindere dagli Oscar, e le iniziative “sponsorizzate” dal piccolo topo geniale, dai parchi tematici alle canzoni, dai film agli spettacoli teatrali. Topolino è tra le figure più riprodotte in assoluto: dai gadget, alle magliette, e ancora su ogni tipo di oggetto. Insomma Topolino è un eroe a tutto tondo e a tutto campo in tutto il Pianeta.
Gli sono stati dedicati francobolli, monete, medaglie, è stato tradotto in tutte le lingue principali del mondo e persino in latino, col nome di Michaèl Musculus.
Nel 1935 venne perfino nominato “simbolo internazionale di buona volontà”, dalla Società delle Nazioni, (l’ONU di oggi), un ambasciatore virtuale dell’umanità presso l’umanità!
Bene, infine non ci resta che ringraziare Topolino per tutte le ore liete e spensierate che ci ha regalato: personalmente saldo oggi, con questo ricordo, sicuramente insieme a tanti altri ex bambini, un debito contratto con lui tanti anni fa, perché ho imparato a leggere con i suoi giornalini. Dei primi che mi capitarono tra le mani, mi limitai a guardare le figure, ma erano così belli e ammalianti, e la curiosità era così grande, che mi sforzai a tal punto che, seppure con lentezza epocale, riuscii sillabando a leggerne i testi. Grazie e … Buon Compleanno Topolino!
di Giuseppe Di Bella
08 settembre 2008
389
2
E’ proprio così, nel 1928, ottanta anni fa iniziava la storia fantastica di Walter Elias Disney e della sue “creature”, primo fra tutti il furbo e simpatico Topolino.
Walt Disney inventò questo topo colto e geniale, traendo spunto dall’osservazione empirica e scientifica della grande intelligenza di questi animali, secondi solo all’uomo.
Inizialmente gli diede il nome di Mortimer Mouse, ma su consiglio della moglie, cui quel nomignolo non piaceva proprio, cambiò il nome in Mickey Mouse (in Italia prenderà subito il nome di Topolino).
Topolino venne disegnato con dei tratti accattivanti (da cucciolo), come si riscontra in tutti i personaggi di Disney, dove anche i cattivi fanno sempre un gran tenerezza.
Grandi orecchie tonde, braccia e gambe molto sottili, che in origine sbucavano (invero più lunghe e più sottili di oggi) dagli immancabili pantaloncini rossi.
Il primo cartone animato della produzione, realizzato grazie anche alla collaborazione dell'amico disegnatore Ub Iwerks, aveva per titolo "Streamboat Willie" e aveva come protagonisti Topolino e la sua eterna fidanzata Minnie.
In realtà il primo cortometraggio di Topolino proiettato, è il terzo tra quelli realizzati, infatti nel 1928 erano già stati prodotti Plane crazy e Gallopin gaucho, entrambi muti. Appena Disney seppe della possibilità di avere il sonoro, decise di produrre "Streamboat Willie".
A proposito di sonoro, Disney fece eseguire diversi provini nel tentativo di dare a Topolino la voce che lui immaginava. Alla fine, non contento dei doppiatori, decise di dagli … la sua voce e lo doppiò per ventidue anni.
Streamboat Willie venne presentato in un cinema di New York ed era impreziosito da un ottimo commento musicale, sincronizzato con le scene animate.
Dopo questa anteprima, il produttore Louis B. Mayer, non volle firmare un contratto con Disney, in quanto ritenne che Topolino, visto come un grosso roditore ingigantito dallo schermo, avrebbe impaurito gli spettatori! Che errore clamoroso! Non gli sarà bastata una vita per pentirsi abbastanza.
Topolino entrò subito dopo nell’universo del fumetto, esattamente nel 1930. Intelligente e coraggioso, Topolino è uno straordinario detective, ma anche un personaggio avventuroso che con l’intuito e la ragione riesce a battere nemici cattivi e molto più forti (e violenti) di lui, come Gambadilegno e Macchia nera.
Tra le storie indimenticabili:"Topolino e il mistero di Macchia Nera", "Topolino sosia di re Sorcio", "Topolino giornalista", "Topolino e il mistero dell'uomo nuvola", "Topolino e il gorilla Spettro".
Lo studio Disney produsse da subito importanti lungometraggi a cartoni animati e grazie alla serie delle "Sinfonie allegre", vinse nel 1933, il primo dei 31 premi Oscar che avrebbe ricevuto nel corso della sua carriera.
Nel 1940 topolino è protagonista di quello che, ancora oggi, è considerato il miglior cartone animato di tutti i tempi, ovvero “Fantasia”, dove per la prima volta viene utilizzata la musica classica per tutta la colonna sonora: il sincronismo con le scene è ineguagliato.
Il grande e duraturo successo di Topolino si deve anche a tutti i personaggi che lo hanno affiancato nelle sue avventure, primo fra tutti Pippo, il suo migliore ed inseparabile amico.
Ma il successo e la longevità di questo eroe di carta, sono stati determinati anche dal costante aggiornamento e dalla modernizzazione dei personaggi, nella figura, nel modo di vestire, nei comportamenti sociali: le storie sono state sempre adeguate ai tempi.
Ancora oggi, dopo 80 anni, Topolino è uno dei fumetti più letti in tutto il mondo.
E’ nel Natale del 1932 che fa il suo ingresso nelle edicole italiane una nuova pubblicazione settimanale, dal titolo “Topolino”, e sul settimanale della Nerbini, trovano spazio soprattutto le strisce realizzate da Gottfredson, mentre il primo episodio in assoluto del Topolino a fumetti, realizzato dai suoi creatori nel 1930, sarà proposto in Italia solo nel 1934.
Il primo formato dell’albo è quello orizzontale, che consentiva di presentare le strisce in maniera fedele alle strip originali, senza dover rimontare le vignette.
L'11 Agosto 1935, Topolino giornale passa nelle mani della editrice Mondadori. La linea editoriale non cambia, anzi vengono incrementati gli spazi dedicati ai personaggi Disney.
La collaborazione tra la Walt Disney e la Mondatori durerà oltre trent'anni.
Verso la fine del ventennio fascista, quando le posizioni nazionaliste si radicalizzarono, il regime stabilì ulteriori restrizioni alla stampa e alla diffusione perfino dei fumetti.
Nel 1938 il Ministero della Cultura Popolare, vietò di editare i fumetti che avessero come protagonisti gli eroi delle strip popolari americane.
Topolino (incoerentemente) venne risparmiato, si suppone per le insistenze della Mondatori, appoggiate da diversi politici e gerarchi. Ma nel gennaio 1942, in piena guerra, anche Topolino dovrà arrendersi.
Il topo americano viene sostituito da un epigono nostrano: Tuffolino, un bimbetto molto somigliante, disegnato dal grande illustratore De Vita. La testata viene comunque soppressa nel Natale del 1943.
Topolino tornerà nelle edicole italiane a guerra finita, il 15 Dicembre del 1945.
Le avventure di Topolino attraversano con immutata freschezza, ben tre generazioni, le ultime due lo conoscono nel fortunato formato libretto, oggi settimanale, che naviga verso il numero tremila.
A Topolino e a tutta la banda Disney, generazioni di sociologi e psicologi, hanno riconosciuto un’alta valenza didattica e morale: un segno positivo nell’educazione di milioni di bambini in ogni parte del mondo.
Topolino a libretto esordì col numero 1 (vol.1), del quale vediamo la copertina nell’immagine, nell’aprile del 1949. Il nuovo giornalino venne ampiamente pubblicizzato sugli ultimi due numeri del formato giornale. Il nuovo modulo prevedeva cento pagine che contenevano solo storie dei personaggi Disney, al prezzo di 60 Lire.
Molto bella la copertina del n° 1, con il protagonista in “alta uniforme” da capo banda, immagine tratta dal Walt Disney's Comics and Stories del giugno 1941, e Minni in quarta di copertina che distratta dal passaggio dell’innamorato, recide un fiore.
Topolino libretto ha avuto tre diverse periodicità, mensile fino al n.39, quindicinale fino al n. 235, e settimanale dal n. 236 del 5 Giugno 1960 e ancora ai nostri giorni.
Molti i premi conquistati, a prescindere dagli Oscar, e le iniziative “sponsorizzate” dal piccolo topo geniale, dai parchi tematici alle canzoni, dai film agli spettacoli teatrali. Topolino è tra le figure più riprodotte in assoluto: dai gadget, alle magliette, e ancora su ogni tipo di oggetto. Insomma Topolino è un eroe a tutto tondo e a tutto campo in tutto il Pianeta.
Gli sono stati dedicati francobolli, monete, medaglie, è stato tradotto in tutte le lingue principali del mondo e persino in latino, col nome di Michaèl Musculus.
Nel 1935 venne perfino nominato “simbolo internazionale di buona volontà”, dalla Società delle Nazioni, (l’ONU di oggi), un ambasciatore virtuale dell’umanità presso l’umanità!
Bene, infine non ci resta che ringraziare Topolino per tutte le ore liete e spensierate che ci ha regalato: personalmente saldo oggi, con questo ricordo, sicuramente insieme a tanti altri ex bambini, un debito contratto con lui tanti anni fa, perché ho imparato a leggere con i suoi giornalini. Dei primi che mi capitarono tra le mani, mi limitai a guardare le figure, ma erano così belli e ammalianti, e la curiosità era così grande, che mi sforzai a tal punto che, seppure con lentezza epocale, riuscii sillabando a leggerne i testi. Grazie e … Buon Compleanno Topolino!