La questione del concorso per i dirigenti scolastici che si è svolto in Sicilia, è stato annullato per gravi irregolarità dal Consiglio di giustizia amministrativa, è stato sanato dal decreto legge cosiddetto salva-precari, ma di è stata cancellata la sanatoria da un nuovo decreto di cancellazione, è alla base di un colloquio che si è svolto ieri tra il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e una delegazione di tecnici del Ministero dell'Istruzione.
Al termine della riunione la Presidenza della Regione Siciliana ha diramato una nota nella quale si legge: "Il dialogo avviato con il Miur mira a trovare una soluzione legislativa per il concorso annullato".
Intanto, dopo le prese di posizione antitetiche della Gilda degli Insegnanti e dell'Anp di cui si è dato conto nel precedente articolo dedicato all'argomento, si registrano nuove prese di posizione.
I dirigenti (o ex dirigenti) siciliani, riuniti nel Coordinamento Regionale dei Dirigenti Scolastici del Concorso 2004, difendono i loro diritti acquisiti, spiegando che domani 2 dicembre alle ore 10.00 saranno "tutti a Roma al Ministero dell'Istruzione per discutere sulle decisioni che il Governo vorrà approntare per risolvere questa triste e paradossale vicenda", e chiamando "le forze sindacali della scuola e le forze politiche e culturali a condividere l'iniziativa volta a dare soluzione positiva all'istanza dei 426 Dirigenti Scolastici".
L'invito del Coordinamento pare raccolto dalla Uil Scuola, che ha chiesto pubblicamente alle istituzioni e ai responsabili dell'istruzione di prendere una posizione decisa sul concorso svolto dai docenti nel 2004.
Il segretario dell'organizzazione sindacale Massimo Di Menna non entra nel merito, ma sottolinea la possibile sofferenza della scuola siciliana a fronte della perdita di 300 dirigenti, e chiede che i problemi siano "risolti tenendo anche presenti gli interessi sia del personale direttamente coinvolto, sia del sistema scolastico che non può essere da un giorno all'altro privato di oltre 300 dirigenti".