Il ministro Gelmini mette in campo la riforma del sistema di valutazione della scuola: nelle pieghe del milleproroghe approvato ieri al Senato ci sono due commi, inseriti in corsa nel maxi emendamento del governo, che mettono mano alla questione, affidando al corpo degli ispettori il compito di dare le ‘pagelle’ a istituti e insegnanti. A novembre il ministro aveva lanciato due progetti sperimentali per giudicare scuole e prof: le adesioni sono arrivate a rilento nelle città campione. Così, mentre quei progetti sono ancora in partenza, Gelmini procede in parallelo, per via normativa, dotandosi di strumenti e mezzi per poter rafforzare il processo valutativo. Con il Pd che, però, parla di “colpo di mano”. Nel milleproroghe ci sono novità in vista per gli ispettori: entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto il Miur dovrà emanare un regolamento per riorganizzarne le funzioni “secondo parametri che ne assicurino l’autonomia e l’indipendenza, finalizzata alla valutazione esterna della scuola, da effettuare periodicamente secondo modalità e protocolli standard definiti dallo stesso regolamento”. In pratica, come si specifica in un altro punto del decreto, agli ispettori spetterà il compito di “valutare le scuole e i dirigenti scolastici” secondo “quanto previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009 numero 150”. Ovvero secondo la riforma Brunetta, che, però, in un incontro recente con i sindacati, era stata messa da parte per il momento nella scuola. La rivoluzione dell’ispettorato comunque parte zoppa: la pianta organica resta quella del 2009 (poco più di 300 persone in tutta Italia su 10mila scuole e oltre 700mila docenti) e non sono previsti nuovi oneri per lo Stato, dunque, niente assunzioni. Attualmente si sta svolgendo un concorso per 150 posti, ma il corpo degli ispettori, nel frattempo, è stato indebolito da molti pensionamenti e queste figure spesso reggono anche uffici amministrativi scoperti. Senza nuove risorse sarà difficile mettere in campo la valutazione del sistema scolastico e conciliarla con le funzioni di controllo già assegnate agli ispettori. Il ministro, comunque, li vuole come terza gamba del nuovo sistema di valutazione. Le altre due, come spiega il milleproroghe, saranno l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che avrà compiti di “formazione in servizio del personale della scuola e di ricerca didattica”, e l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, l’Invalsi, che dovrà continuare a predisporre le prove di valutazione degli apprendimenti degli alunni. Il nuovo sistema a tre gambe sarà definito con un apposito regolamento sempre entro 60 giorni. Critico il Pd: per la senatrice Mariangela Bastico queste novità travolgono “le sperimentazioni, annunciate in pompa magna dal ministro e gli impegni assunti dal governo con i sindacati e il mondo della scuola di introdurre disposizioni particolari per valutare scuole e docenti data la specificità della funzione educativa. Il colpo di mano poi espropria completamene il Parlamento della possibilità d’intervenire: tutta la riorganizzazione viene affidata a un regolamento del governo”. Dal ministero sottolineano invece che “vengono solo potenziati e raccordati fra loro strumenti già esistenti. C’è di nuovo che gli ispettori avranno una maggiore indipendenza e possibilità di azione”. Nel milleproroghe c’è anche il congelamento delle graduatorie dei docenti voluto dalla Lega che blocca spostamenti e aggiornamenti fino al 2012 in attesa delle nuove regole sul reclutamento dei docenti.
Alessandra Migliozzi (Messaggero 17/02/2011)