La riforma delle
pensioni, che dal primo gennaio 2012 costringerà molti italiani a
rimandare l'addio al lavoro. Le tensioni fra la Fiat e la Fiom sui
nuovi accordi sindacali a partire dal contratto siglato nello
stabilimento di Pomigliano. Le lacrime del neo ministro del Lavoro,
Elsa Fornero, nell'annunciare le dure misure anti-crisi adottate dal
governo Monti. Sono alcuni degli eventi che hanno segnato l'anno che si
chiude. L'agenzia Dire ha raccolto le parole chiave del 2011 in un
alfabeto che racconta quel che è accaduto sul fronte del welfare e
delle politiche sociali nei 12 mesi appena trascorsi.
A come ANZIANI - L'Italia è sempre più un paese di anziani. Nei
prossimi trent'anni, secondo l'Istat, gli ultra 65enni, oggi pari al
20,3% del totale, aumenteranno fino a diventare, nel 2043, il 32% della
popolazione. Ci sarà poi un picco del 33,2% nel 2056. Gli anziani,
comunque, non sono stati al centro dei piani della politica, così come
le donne che, ancora oggi, devono occuparsi dei familiari over 65 che
perdono la loro autonomia a scapito della proprie carriere: sono 1
milione 424 mila le donne occupate part-time che hanno figli minori di
15 anni o che si prendono cura di altri bambini, di persone anziane o
altri adulti non autosufficienti.
B come BIOTESTAMENTO (dimenticato) - Dopo il caso Englaro per il
governo Berlusconi era diventato una priorità. Il disegno di legge è
partito dal Senato, si è arenato alla Camera, dove è rimasto a lungo, e
ora giace (semi-dimenticato) in commissione a palazzo Madama.
C come CENSIMENTO - Questo è l'anno del censimento, il 15mo realizzato
sulla popolazione. Il questionario è stato recapitato a più di 22
milioni di famiglie. È possibile compilarlo anche on line. I
questionari vanno restituiti entro il 31 dicembre 2011 nei comuni con
meno di 20.000 abitanti; entro il 31 gennaio 2012 nei comuni compresi
tra 20.000 e 150.000 abitanti; entro il 29 febbraio 2012 nei comuni
maggiori di 150.000 abitanti. Al momento, sono 21.790.000 i questionari
già restituiti, l'85,3% del target.
D come DETENUTI - L'emergenza carceri (le celle scoppiano in Italia) è
stata da subito una delle priorità del neo ministro della Giustizia,
Paola Severino, che qualche giorno fa ha varato un apposito decreto. Il
pacchetto contiene provvedimenti per affrontare il problema del
sovraffollamento e velocizzare la giustizia civile. Intanto i dati
parlano chiaro: in 8 regioni su 20 (Calabria, Friuli, Liguria,
Lombardia, Marche, Puglia, Valle D'Aosta e Veneto) c'è un
sovraffollamento insostenibile con punte del 79% in Puglia (+1.952
detenuti peri 2.463 posti), del 71% in Lombardia (+3.859 detenuti per
5.416 posti), del 64% in Calabria (+1.189 detenuti per 1875) e del 60%
in Liguria (+677 detenuti per 1.130 posti). Resta da capire che fine
hanno fatto i fondi del piano carceri mai portato a compimento dell'ex
governo Berlusconi.
E come EDUCAZIONE - La scuola italiana ha bisogno di una cura da
cavallo. Fra strutture che cadono a pezzi, aule con strumenti obsoleti,
docenti tagliati fino all'osso serve una inversione di tendenza. Il
2011 è stato l'ultimo anno dei tagli all'organico imposti dal ministro
Gelmini, l'anno dell'inglese ridotto ai minimi termini, dei fondi in
diminuzione. Il neo ministro Francesco Profumo promette un cambiamento:
ha già annunciato più soldi per il funzionamento delle scuole e per il
Sud. E anche un maxi concorso per assumere giovani che, però, incontra
le ostilità di sindacati e precari.
F come FIAT - L'addio al contratto nazionale di lavoro, l'uscita da
Confindustria, l'applicazione del contratto utilizzato a Pomigliano
anche per gli altri stabilimenti del gruppo. E ancora la lite perenne
con la Fiom, la chiusura di Termini Imerese. Il 2011, nel bene o nel
male, è stato certamente l'anno della Fiat. Diverse le date che hanno
segnato gli ultimi dodici mesi, l'accelerata in autunno. Il 3 ottobre
l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ha
annunciato l'uscita da Confindustria, il 21 novembre l'azienda ha
ufficializzato la disdetta degli accordi sindacali a partire dall'1
gennaio 2012. Praticamente immediato l'avvio di una trattativa con i
sindacati che il 13 dicembre ha portato alla fumata bianca: l'accordo
di Pomigliano è stato esteso agli altri stabilimenti, quindi agli oltre
ottantamila dipendenti del gruppo. Non sono da meno ovviamente le
notizie che arrivano dalla Campania, dallo stabilimento Irisbus di
Flumeri, provincia di Avellino, e da Termini Imerese: entrambi chiusi,
ma il secondo è stato acquisito da 'Dr Motor', azienda che produce auto.
G come GIOVANI - Sono loro che hanno animato le piazze, che hanno
cercato di scuotere l'opinione pubblica sul tema della crisi. 'Noi la
crisi non la paghiamo', è stato lo slogan trasversale che ha
attraversato le proteste studentesche, quelle dei Draghi ribelli (i
ragazzi dei blitz a Bankitalia), quelle degli Indignati italiani. Oggi
sono i giovani la porzione di italiani che ha più bisogno di risposte
per poter guardare con speranza al futuro. Sul presente pesano i dati
della disoccupazione.
H come HANDICAP - L'ultima brutta notizia sul fronte della disabilità è
di fine anno. Non solo chi ha un handicap non gode certo del privilegio
di essere al centro dell'agenda politica, ma un bando uscito sul sito
dell'Ansas, l'Agenzia per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, chiama
a raccolta insegnanti per 'abilitare' e 'convertire' insegnanti di
ruolo in esubero. In pratica chi non si è mai specializzato per fare
sostegno, ma, per colpa dei tagli è finito in esubero, sarà addestrato
dai colleghi specializzati a cimentarsi con i diversamente abili. Le
famiglie dei ragazzi coinvolti sono già sul piede di guerra.
I come INDIGNATI - Sono stati i veri protagonisti di quest'anno. Dalla
Spagna, a New York, a Roma hanno infiammato le piazze per tentare di
contrastare le misure anti-crisi prese dai governi fatte pesare il più
delle volte sulle fasce deboli. A Roma, però, il 15 ottobre scorso un
corteo a due facce con molti violenti al suo interno ha 'piegato' il
movimento, che si è decisamente spento dopo che la città è stata
vandalizzata.
L come LACRIME e LAVORO- L'immagine simbolo del 2011 è probabilmente
quella del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che, annunciando agli
italiani le misure anti-crisi pensate dal governo Monti, pronunciando
la parola 'sacrifici' è scoppiata in lacrime. L'altra parola chiave con
la L del 2011 è lavoro: in migliaia lo hanno perso, in molti non lo
cercano nemmeno più, anche fra i giovani dove sale la quota di neet, i
ragazzi che non studiano e non lavorano. L'ultimo dato Istat parla di
600 mila disoccupati in più negli ultimi tre anni. Sul piatto della
discussione politica c'è ora la revisione dell'articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori che disciplina i licenziamenti.
M come MIGRANTI - Residenti stranieri in aumento in Italia.
Secondo l'Istat l'ammontare della popolazione residente straniera potrà
aumentare considerevolmente nell'arco di previsione: da 4,6 milioni nel
2011 a 14,1 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 12,6 ed i
15,5 milioni.
Il dibattito è concentrato sulla possibilità, chiesta anche dal
presidente Napolitano, che i figli dei migranti che nascono in Italia
possano avere la cittadinanza. La fine del 2011 ha riacuito poi
l'allarme razzismo: a Firenze sono stati uccisi in un mercato due
venditori ambulanti africani.
N come NEUTRINI - Una delle gaffe che rimarranno nella storia della
politica italiana è stata commessa nel 2011. Protagonista il ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. O meglio, il suo ufficio stampa:
per celebrare la partecipazione italiana all'esperimento che ha sancito
che i neutrini riescono a superare la velocità della luce ha prodotto
un comunicato in cui si evince che, secondo il ministro, ci sarebbe
stato un tunnel fra Ginevra e l'Abruzzo, i due poli della
sperimentazione. Il tunnel è finito subito su twitter e in poche ore è
diventato un tormentone. È costato il posto a chi dirigeva il servizio
stampa.
O come OMOFOBIA - Quest'anno per la seconda volta in Parlamento è stata
affossata la legge contro l'omofobia lo scorso 26 luglio. L'aula della
Camera ha approvato le pregiudiziali di costituzionalita' al testo del
Pd presentate da Pdl, Lega e Udc. Gia' nell'ottobre 2009 era stata
approvata una pregiudiziale di costituzionalita' dei centristi. Prima e
dopo in tutto il Paese notizie di aggressioni omofobe. Fra queste,
quella alla deputata Pd Anna Paola Concia, insultata mentre si trovava
in pieno centro a Roma con la compagna tedesca Ricarda.
P come PENSIONI - Dal primo gennaio 2012 scattano le nuove misure
previste dalla riforma del governo Monti. Viene esteso a tutti il
metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità
future. Viene istituito un sistema flessibile per l’età di
pensionamento elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita
flessibile incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di
flessibilità è tra 66 e 70 anni. Le regole per le lavoratrici del
settore privato raggiungono l’equiparazione ai lavoratori nel 2018. Nel
2018 l'età minima per andare in pensione sarà 66 anni.
Q come QUALITA'- Dovrà essere il parametro del futuro del paese. La
quantità (i fondi) scarseggia. Reingegnerizzare le risorse, utilizzare
al meglio ciò di cui si dispone e rendere il sistema più efficiente
saranno le parole d'ordine dei prossimi anni.
R come RICERCA - E' il motore dello sviluppo e può offrire uno
spiraglio ai giovani laureati. Secondo l'Istat nel 2011 c'è stata una
diminuzione di investimenti. Il neo ministro Profumo vuole cambiare
rotta e ha già annunciato che è pronto il bando per i giovani under 40
da 53 milioni.
S come SINDACATO e SPREAD - Quello che Fiat ha diviso, Monti ha unito.
Il 2011 è stato un anno non facile per quanto riguarda i rapporti tra
le organizzazioni. L'apice dei contrasti con la vertenza Fiat. La Fiom
Cgil resta contro le decisioni e gli accordi che invece l'azienda firma
con gli altri sindacati: a partire dal 'vecchio' accordo di Pomigliano
per finire con l'applicazione dello stesso per tutte le altre aziende.
Soltanto la Fiom di Maurizio Landini, infatti, ha scelto di non firmare
l'accordo. Monti, invece, è riuscito a riunire i sindacati sotto un
unico obiettivo: protestare contro la sua manovra 'Salva Italia'. Dal
19 di dicembre fino alla vigilia di Natale hanno presidiato
Montecitorio alternandosi in comizi in cui hanno fatto sentire la
propria voce. 'Esse' come Spread, ormai 'oggetto di conversazioni
casalinghe' come ha detto Mario Monti. Lo spread non è che la
differenza tra i rendimenti dei Bund (titoli tedeschi) e dei Btp
(titoli di stato italiani), quello che il premier italiano osserva più
volte al giorno 'senza divinizzarlo, quando scende, ne' demonizzarlo
quando sale'.
T come TRUFFA - Due miliardi e 500 milioni. A tanto ammontano i danni
erariali e le frodi, in tre anni, scoperti dalla Guardia di Finanza,
frutto di sprechi, malaffare e costi nella sanità. Si parla di medici
di base rimborsati per assistere pazienti defunti, false prescrizioni
di farmaci e certificazioni Isee per ottenere le esenzioni, visite
ambulatoriali fatte passare per day hospital o interventi di chirurgia
estetica classificati come chirurgici per altra patologia, cartellini
timbrati dal personale che poi lasciava il luogo di lavoro. Così la
sanità italiana perde pezzi, a causa del malcostume.
U come UNIVERSITÀ - Compie un anno la riforma Gelmini che, nella sua
applicaziione, ha incontrato diversi intoppi. Dovevano partire in
autunno, ad esempio, le nuove abilitazioni dei docenti che, però, sono
in ritardo: se ne riparla a marzo. Anche le assunzioni dei giovani sono
sostanzialmente bloccate. Il sistema è diventato più chiuso e rigido,
con poco margine di manovra da parte degli atenei. I nuovi statuti sono
tutt'ora in via di completamento.
V come VIOLENZA - Donne e bambini continuano ad essere vittime
indifese. Secondo l'Istat sono 7 milioni le donne ad essere sottoposte
a violenza, soprattutto dentro le mura domestiche. Diminuisce, per
fortuna, il numero di quelle uccise: 156 vittime nel 2010 contro le 172
del 2009. Fra i minori aumenta il numero delle vittime di abusi e
violenze. Secondo Terre des Hommes, che prende come riferimento i dati
forniti dalla Polizia, si è passati dai 4.178 reati registrati nel 2009
ai 4.293 nel 2010. I minori vittime di violenza sessuale nel 2010 sono
stati ben 763, a cui si aggiungono 349 vittime di violenza sessuale
aggravata.
Z come ZERO - Saldo zero: è quello che l'Italia dovrà raggiungere nel
2013 per pareggiare il bilancio. Uno sforzo che passerà attraverso i
sacrifici che toccheranno le tasche degli italiani ma anche la pubblica
amministrazione dove dalla Sanità alla Scuola bisognerà mettere mano
alla gestione delle risorse. «www.dire.it»