
l professore, difeso dall’avvocato Michele Arditi di Castelvetere, per giustificarsi ha sostenuto che in realtà era la ragazzina a perseguitarlo, perché si era invaghita di lui, sostenendo pure di averle concesso degli appuntamenti solo perché lei dava segni di squilibrio, minacciandolo che se si fossero lasciati si sarebbe suicidata.
Tuttavia, le intercettazioni telefoniche documentano che il prof, più di una volta, aveva invitato a casa sua la ragazzina, arrivando a proporle una gita fuori porta per recarsi con lei in una casa nel Viterbese: «Ti servono due o tre ore di pomeriggio…» scriveva lui sul telefonino. E lei: «Ma cosa mi invento con i miei?». I poliziotti durante un appostamento hanno visto l’insegnante e la quattordicenne scambiarsi effusioni nella macchina di lui, ferma a Talenti in un parcheggio isolato e nascosto da fitti pini. E ci sono altri messaggi che il 60enne ha inviato alla ragazzina. Uno recita: «Ho fatto pensieri irraccontabili su di te…».
A quanto riferito da un’amica della 14enne, i due si sarebbero pure appartati, più di una volta, all’interno dei locali della scuola. L’uomo, adesso sotto processo presso la V sezione del tribunale di Roma, è stato sospeso dall’insegnamento. (da http://www.leggo.it)
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