preadolescenti
rischiano di essere considerati degli “invisibili” dell’emergenza
educativa: per molti sono troppo piccoli per capire certe cose e
incapaci di fare scelte autonome. Gli adulti dicono spesso loro che
“capiranno quando saranno più grandi” e che “per ora si fa così e
basta”.
Se è difficile parlare con gli adolescenti ma magari ci si prova, con i
preadolescenti neanche si tenta, perché “tanto sono ancora dei bambini”.
Ma sarà sempre così? Se gli educatori non si prendono cura seriamente
dei preadolescenti, è naturale che poi sarà complesso farlo con gli
adolescenti che già vivono un’età molto particolare. Una pianta non la
si innaffia dall’alto, ma dal basso, cioè a partire dalle radici e solo
così diverrà grande davvero. Per questo abbiamo voluto provare a
scrivere un nuovo sussidio per preadolescenti “FaceGod 2: ragazzi
quotati da Dio”, edito dalla ELLEDICI ed in libreria proprio in
questi giorni, per aiutare gli educatori a trovare il modo giusto per
aprire la porta dei loro cuori senza buttarla giù, di essere presente
ma non invadente, fermo ma non rigido, amico ma non complice,
propositivo ma non decisionista, un gradino sopra ma non sul
piedistallo, giovanile ma non infantile. Per animare i preadolescenti
non serve fargli fare cose da grandi, ma valorizzare la loro età a
partire da ciò che amano di più. Abbiamo riutilizzato il neologismo
“FaceGOD”, coniato precedentemente per il nostro sussidio per gli
adolescenti, e strutturato il testo prendendo spunto dai social network
e dal loro linguaggio. Nasce dall’idea di condividere l’esperienza
vissuta con quanti hanno voglia di scommettersi nell’educazione senza
frontiere, valorizzando i mass media, ponendo al centro i ragazzi,
mettendo in moto la creatività.
Il sussidio raccoglie i principali temi del mondo dei preadolescenti,
sperimentati sul campo nei momenti formativi a scuola, nei gruppi di
cammino di fede, negli oratori, nelle piazze virtuali. Non solo parole,
ma anche attività concrete ed esperienze da far vivere al gruppo o ai
singoli, a scuola, in parrocchia, in oratorio, in famiglia, nelle
associazioni, nei gruppi sportivi.
Il nostro lavoro intende essere non solo uno strumento concreto e
provato per animare, ma anche un’occasione di riflessione per
l’Educatore o la Comunità degli educatori, poiché è solo ponendosi per
primi con umiltà dinanzi a tali questioni che ci si può avvicinare un
po’ più al cuore di chi ci viene affidato e provare a coinvolgerlo.
Il testo non dà soluzioni ai problemi, ma crea domande, può far partire
un confronto, stimolare riflessioni e azioni utili; saranno la
fantasia, la creatività, la situazione reale di ciascuno a far vivere
queste pagine e i contenuti riportati o proposti.
Insomma abbiamo preso sul serio i preadolescenti, li abbiamo “quotati”,
cioè li abbiamo valorizzati, “sottolineando” il loro vissuto e
evidenziando la bellezza di questo tempo della loro esistenza.
redazione@aetnanet.org