
Scuola dell’obbligo: riduzione o innalzamento?
Abbiamo bisogno di un esercito di maestri, per parafrasare Gesualdo Bufalino, che intercetti quei ragazzini che si disperdono, che vengono bocciati, che finiscono nei corridoi delle scuole. Non basta pensare di integrare il mondo istruzione – lavoro, a 14 anni. I nostri ragazzi hanno bisogno di tornare all’apprendimento della manualità a partire dalla scuola primaria in modo che quando usciranno dal percorso d’istruzione, anche coloro che hanno fatto fatica a studiare, abbiano appreso le tecniche per lavorare.
Non serve alzare o abbassare l’obbligo d’istruzione se la nostra scuola continuerà ad essere tra le ultime in Europa ad avere le dotazioni informatiche. Pena, l’aver immesso nel mondo del lavoro giovani che saranno solo manodopera.
Alex Corlazzoli - Ilfattoquotidiano.it