Sul concorsone
della scuola per l’assunzione di docenti a tempo indeterminato, bandito
dal ministero dell’Istruzione, piovono ricorsi ed esposti alla procura
della Repubblica. Una delle candidate Roberta Zezza racconta a
ilfattoquotidiano.it la sua storia. "Dopo le prove pre-selettive ho
sostenuto lo scritto a febbraio, a fine giugno ho verificato l’esito e
non ero nell’elenco degli ammessi agli orali".
Roberta, convinta di
aver sostenuto un’ottima prova, vuole vederci chiaro. “Dopo la
richiesta di accesso agli atti senza risposta, decido di presentarmi
all’ufficio scolastico regionale per scoprire che avevo ottenuto 36 su
40, la sufficienza era 28”. Insomma promossa, ma nei fatti bocciata.
Ora il suo sogno di diventare docente è in mano ai giudici come
racconta il suo avvocato Michele Bonetti: “ Non c’è solo la mia
assistita, i casi sono una novantina. Ho presentato ricorso al Tar per
sostenere una prova suppletiva con nuova commissione.
E’ pronto anche
un esposto alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma
per valutare se vi siano estremi di reato quali l’abuso d’ufficio”.
Ilfattoquotidiano.it ha contattato il Ministero. Sul caso specifico non
ha fornito risposta, lo farà nelle sedi opportune.
Sul concorso
docenti, la ministra Maria Chiara Carrozza ha annunciato una operazione
trasparenza.
Nei prossimi giorni saranno forniti numeri e dettagli
chiarendo anche i rallentamenti verificatisi in due regioni:
Toscana e
Lazio.
Per Roberta e le altre, invece, si attendere il giudizio della
magistratura.
Nello
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