
Alberto Cei, psicologo dello sport, intervistato dal Giornale Radio Sociale ha detto: “La regolarità con cui veniamo a sapere di episodi di questo tipo, rivela che è un fenomeno che si sta diffondendo. Le ragioni possono essere rinvenute nella difficoltà dei genitori a svolgere un ruolo sano nei confronti dei figli. Oggi in particolare che lo sport sembra rappresentare una forma di promozione per tutta la famiglia: su molti questa idea fa effetto, può succedere soprattutto a genitori che non hanno un senso di responsabilità sociale o etica molto forte”.
“Il problema è che questi genitori il più delle volte non hanno idea della gravità morale di un tale comportamento: – conclude Cei - costringere i propri figli ad assumere sostanze che sono dopanti ma soprattutto sono dannose per la loro salute. Penso che ci sia nella nostra società un decadimento delle figure genitoriali, la pressione verso la carriera sportiva diventa uno scudo dietro cui i genitori nascondono le loro mancanze. E purtroppo gli esempi dei campioni dimostrano che questo è un aspetto molto diffuso”. Alberto Cei è stato intervistato per l'edizione di giovedì 17 ottobre del Giornale radio Sociale (AUDIO) (Elena Fiorani).
UISP