La memoria è una
delle doti che più si possono apprezzare in un individuo, anche se non
va confusa con l’intelligenza o la creatività. Certo avere una buona
memoria aiuta in molte circostanze delle vita. Per questo motivo l’uomo
si è sempre ingegnato a esercitare e possibilmente a espandere la
propria memoria. Assistiamo ora a questa sorta di olimpiade della
memoria che si tiene alle porte di Londra e sentiamo dire che è tutta
questione di esercitarla e di impostare i processi mentali più adatti.
Come è ovvio, chi è ricco afferma che i soldi non servono a niente e
chi è molto intelligente tende a dire che l’intelligenza non serve. Ma
non è vero. Una certa memoria di base occorre averla, anche se magari
nella vita questa dote può manifestarsi prima o dopo.
Avendo chiarito che la memoria, come il coraggio di don Abbondio, se
uno non ce l’ha non se lo può dare, non è dubbio che alcune tecniche
mnemoniche possono aiutare. Pico della Mirandola, un dotto medioevale
rimasto famoso anche per la sua prodigiosa memoria, diceva di avvalersi
di tecniche molto elementari. Dovendo ricordare una lista di numeri, a
esempio, ne associava ognuno a una colonna di un palazzo o di una
chiesa, ripercorrendo poi la sequenza delle colonne, affermava che gli
riusciva più facile ricordare i numeri mandati a memoria.
Stratagemmi del genere o veri e propri trucchi sono sempre esistiti e
sono utilizzati dalle persone più diverse nel corso dei secoli. Il
trucco è trovare un filo conduttore tra le varie cose, in genere numeri
non correlati tra di loro in maniera ovvia, in modo da potere poi
“tirare le fila” di una sorta di pseudo ragionamento che conduca a
ricordarle una per una. Il punto insomma è sempre individuare un senso
o di una trama, per quanto arbitrari, che uniscano le varie unità da
ricordare. La lezione da trarre non è quella di sperare di esercitare
sproporzionatamente la propria memoria, ma di “capire” ciò che si
studia. Capire aiuta enormemente a ricordare, ed è anche un bene in sé.
Non memoria quindi ma comprensione e penetrazione delle nozioni, non
fosse altro che per poterne trarre il massimo giovamento.
Edoardo
Boncinelli - Corriere della Sera