Secondo Greenpeace un terzo dei giocattoli
prodotti in Cina contiene alti livelli di metalli pesanti, pericolosi
per la salute dei bambini. Greenpeace ha svolto una ricerca, presentata
a Hong Kong e dal “South China Morning Post”, svelando come i
giocattoli spesso oltrepassino i livelli consentiti di piombo dagli
standard nazionali.
Alcuni giocattoli avevano livelli di piombo addirittura 200 volte superiori a quelli consentiti dalle autorità cinesi, ovvero 1200 volte oltre gli standard degli Stati Uniti. Questi giocattoli tossici potrebbero causare danni alle vie respiratorie. Una recente ispezione nazionale da parte dell’Amministrazione di Supervisione di Qualità, Ispezione e Quarantena cinese assicura che sono stati trovati livelli di piombo fuori norma in solo un giocattolo su 240 analizzati. Secondo gli esperti le differenze con la ricerca di Greenpeace risiederebbero nei diversi metodi di analisi di Greenpeace e del Governo cinese, questi ultimi “più sofisticati” secondo le autorità.
Che però hanno riconosciuto che, se le grandi fabbriche di giocattoli fanno molta attenzione alla sicurezza dei loro prodotti, alcune aziende più piccole, dato la pressione della concorrenza, cercano di abbassare i costi di produzione e sono più flessibili nei loro controlli di qualità.
la Repubblica
Alcuni giocattoli avevano livelli di piombo addirittura 200 volte superiori a quelli consentiti dalle autorità cinesi, ovvero 1200 volte oltre gli standard degli Stati Uniti. Questi giocattoli tossici potrebbero causare danni alle vie respiratorie. Una recente ispezione nazionale da parte dell’Amministrazione di Supervisione di Qualità, Ispezione e Quarantena cinese assicura che sono stati trovati livelli di piombo fuori norma in solo un giocattolo su 240 analizzati. Secondo gli esperti le differenze con la ricerca di Greenpeace risiederebbero nei diversi metodi di analisi di Greenpeace e del Governo cinese, questi ultimi “più sofisticati” secondo le autorità.
Che però hanno riconosciuto che, se le grandi fabbriche di giocattoli fanno molta attenzione alla sicurezza dei loro prodotti, alcune aziende più piccole, dato la pressione della concorrenza, cercano di abbassare i costi di produzione e sono più flessibili nei loro controlli di qualità.
la Repubblica