
allarme Save children, troppo fermi e mangiano male - ''I bambini e i ragazzi italiani stanno troppo fermi e mangiano male. La situazione è grave ed è peggiorata anche a causa della crisi. Ciò ci deve preoccupare tutti''. E' l'allarme lanciato dal direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri, in occasione del rilancio del progetto ''Pronti, partenza, via!'' per favorire la pratica motoria e l'educazione alimentare nelle periferie di 10 città italiane. Il progetto è stato avviato 3 anni fa e ''proseguirà per tutto il 2014'', in collaborazione con Mondelēz International Foundation, Centro sportivo italiano e Unione italiana sport per tutti. Finora sono state raggiunte 70 mila persone, tra genitori e bambini; sono stati coinvolti 1.400 professionisti e sono state rimesse in opera 10 aree sportive e verdi a Torino, Genova, Milano, Aprilia, Ancona, Sassari, Napoli, Bari, Palermo e Catania. ''Sono stati recuperati - ha spiegato Raffaella Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the Children - spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili con l'obiettivo di farne luoghi aperti a tutto il quartiere, contro l'emarginazione''. ''I bambini - ha denunciato Neri - non scendono più a giocare in cortile e se fanno sport lo fanno quasi 'in maniera militaresca'. Quell'infanzia che molti ricordano, in cui si giocava nel cortile, pare non esserci più. Inoltre i genitori pensano che un terzo dei bambini italiani sia sovrappeso, ma solo un genitore su 10 ammette il sovrappeso del proprio figlio''. Per Mondelēz International, ha concluso Stefano Robba, direttore Corporate Affairs Mondelez Southern Europe, ''è fondamentale la promozione di stili di vita salutari, dell'attività fisica, dell'equilibrio e del benessere psicologico e dell'attenzione all'alimentazione''.
Bimbi italiani muoiono meno di quelli degli stranieri - L'Italia resta sul podio dei paesi con il minor tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni che è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Usa. Il tasso di mortalità tra i bambini residenti italiani (2,9 per 1.000 nati vivi), inoltre, è più basso di quello dei bimbi residenti stranieri (4,3). In Ue il primo posto spetta a Svezia, seguita dalla Francia. Nel 2011, afferma l'Istat, in Italia ci sono stati 2084 decessi mentre nel 1887, erano 399.505. Si è passati da 347 decessi per 1000 nati vivi a circa 4 per 1000.
Ansa.it