Il Ministro Carrozza,
sicura di non essere riconfermata nel nuovo Esecutivo, traccia un
bilancio del proprio mandato, evidenziando le poche luci, e tacendo
delle molte ombre che hanno caratterizzato la sua breve permanenza al
MIUR. Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari
dichiara: "Il Ministro uscente ha
delineato un bilancio del proprio mandato sin troppo ottimista,
sostenendo di aver rimesso l’istruzione al centro dell’azione di
Governo; peccato che le cose non stiano proprio così e che quella forte
inversione di marcia che chiediamo da tempo non ci sia stata affatto".
"Anzitutto il Ministro rivendica l’aumento del finanziamento ordinario
agli Atenei e di quello per le borse di Studio, ma si tratta di
risultati del tutto parziali: 150 Milioni per l’FFO sono appena la metà
di quanto tagliato dal suo predecessore Profumo, mentre i 150 Milioni
per le Borse di Studio rappresentano certamente un elemento positivo,
soprattutto perché stanziati a regime, ma sono il frutto delle
battaglie studentesche e dell’azione parlamentare più che un merito del
Ministro.” continua Scuccimarra “Questo senza contare che, mentre in
Italia continua la vergogna degli idonei non assegnatari di borsa, si
sono trovati alcuni milioni per misure che poco hanno a che fare con il
Diritto allo Studio come le Borse di Mobilità per studenti “meritevoli".
Se poi dai finanziamenti, passiamo agli interventi regolamentari, il
quadro è ancora più cupo: nel bilancio fatto dal Ministro si cita
l’innalzamento del turn-over per il 2014, e questo è paradossale perché
il blocco non è stato alleggerito, bensì spalmato fino al 2017 e dunque
complessivamente aggravato. Nulla si dice, invece, della pessima
gestione del Bonus Maturità, rispetto al quale avevamo messo in guardia
la Carrozza da subito, senza ricevere ascolto; come neanche del
pasticcio nella ripartizione dei punti organico, che ha aggravato i già
pesanti squilibri tra i nostri Atenei. L’elenco dei presunti meriti
continua con le briciole spese per l’orientamento e con l’aumento della
quota premiale dell’FFO, il quale, stante l’attuale sistema di
valutazione, non è decisamente qualcosa di cui vantarsi. Trovano posto
nella lista anche i fondi ai policlinici gestiti da università private,
a differenza dei tagli alle borse di Specializzazione medica di cui
invece, curiosamente, non si fa cenno.
Conclude Scuccimarra "Le osservazioni
sulla gestione Carrozza potrebbero continuare ma non ci interessa fare
il processo al Ministro uscente; è però necessario capire che il
sistema universitario non può andare avanti con interventi spot e toppe
estemporanee, c’è bisogno di un cambiamento reale che parta dalla
nomina di un Ministro che sia lontano dalle lobby che hanno forti
interessi nel mondo universitario (rettorali, ordinistiche o simili) e
dal porre al centro della nuova azione di governo il tema
dell’istruzione e dell’università. E’ questa la richiesta forte che
rivolgiamo come studenti a Matteo Renzi e al nuovo governo: rimettere
l’istruzione al centro del dibattito politico, ascoltando gli studenti,
per farne il motore del Paese; l’Università italiana non ha altre
occasioni da perdere".
Greta Chinellato - Addetto
Stampa UDU-Unione degli Universitari
stampa@unionedegliuniversitari.it