
Una regione grande e popolosa come la Sicilia, con 9 provincie, non può avere meno alunni disabili rispetto alla Lombardia. Quasi 3.000 immissioni in Lombardia, rispetto alle 747 previste in Sicilia non hanno alcuna logica degna di un ministro della pubblica istruzione.
Mi permetto di asserire che le ripartizioni vanno fatte secondo le esigenze territoriali.
Mi domando: la signora ministra Giannini, ha mai preso visione delle graduatorie siciliane?
Si è mai accorta che le nostre graduatorie sono colme di docenti precari di sostegno con punteggi elevatissimi rispetto ai colleghi del centro e del nord?
La ministra ha mai posto attenzione sui numeri degli alunni H certificati con la legge 104 in Sicilia?
A me pare evidente che la Giannini voglia favorire le regioni del centro e del nord Italia. Le ripartizioni non vanno fatte secondo percentuali di organico più bassi al nord e più elevati al sud; ma sulle esigenze di ciascun territorio. Volendo fare un'osservazione, affermo: ciascuna regione ha il suo numero di alunni diversamente abili che non può essere uguale per tutte le regioni italiane, dunque è scorretto programmare ripartizioni basate solo su riequilibri di organico in percentuale.
Mi rivolgo ai sindacati confederali siciliani e chiedo: "come avete potuto consentire l'ennesima discriminazione tra nord e sud? come avete potuto permettere un riequilibrio tra regioni senza aver considerato le reali esigenze territoriali?".
Mi aspetto da parte delle organizzazioni sindacali siciliane un immediato intervento affinché il Miur riveda i reali numeri degli alunni siciliani H, certificati con la legge 104, al fine di ripristinate al + presto le 1.400 immissioni tagliate a favore delle regioni del centro e nord Italia ed, in particolare, della Lombardia e del Lazio.
Melania Bisicchia
mel.bis@virgilio.it