
Tra questi nodi l’evidente riduzione organica derivante dal mutato rapporto docenti/alunni (1/16) e dalla riduzione del 30% del monte ore rispetto ai corsi diurni di riferimento dell’istruzione Tecnica-Professionale-Artistica.
La rete delle scuole ristrette, che è riuscita ad avere una propria rappresentanza all’interno del Gruppo nazionale Istruzione Adulti, che si è riunito per dare avvio a quanto previsto dalla riorganizzazione, ha avuto modo di porre le questioni proprie dell’insegnamento in carcere e questo ha comportato una ricaduta positiva sull’intera istruzione adulti.
Il 1° aprile, infatti, è stata pubblicata la Circolare sugli organici e nella parte relativa all’istruzione adulti si afferma che per quella data sarà attivata la sua riorganizzazione, così come previsto dal DPR 263/2012. Gli attuali Centri Territoriali Permanenti Adulti (CTP) dove si svolgono i corsi di alfabetizzazione e di licenza media, saranno ricondotti nei Centri Provinciali istruzione Adulti (CPIA) dove si svolgeranno i corsi di primo livello e gli ex corsi serali costituiranno i percorsi di secondo livello, rimanendo incardinati nelle attuali scuole superiori di riferimento. All’interno di tali percorsi sono ricompresi i corsi di istruzione negli istituti di prevenzione e pena.
Ma nella circolare si dichiara esplicitamente che:
- i Centri Territoriali Permanenti sono ricondotti nei CPIA […] e le dotazioni organiche per l’istruzione degli adulti rimangono confermate nelle quantità previste nell’a.s. 2013/2014;
- per quanto riguarda i percorsi di secondo livello (ex-corsi serali), che rimangono incardinati presso gli istituti di secondo grado, la prevista riduzione dei quadri orari, il cui monte ore sarà pari al 70% dei corrispondenti corsi diurni, non comporterà riduzione alla dotazione organica;
- le eventuali economie potranno essere utilizzate prioritariamente per lo sviluppo dei percorsi di secondo livello e in via subordinata per altre esigenze delle istituzioni di secondo grado.
Dunque nessuna riduzione dell’offerta formativa o abbreviazione degli attuali percorsi e, nel caso di economie, sviluppo dei percorsi di secondo livello (che per l’istruzione in carcere significa possibilità di istituzione dei bienni delle superiori in tutte le istituzioni penitenziarie e ampliamento dei percorsi di studio).
Permangono, ovviamente, ancora molte ombre e molti dubbi sull’intera operazione di riorganizzazione e, anche se possiamo dirci moderatamente soddisfatti per questo primo risultato, continueremo a confrontarci sui territori, per individuare gli elementi problematici che è ancora necessario sciogliere, gli interventi da effettuare, i punti di forza e di debolezza su cui intervenire prima di iniziare a diffondere il nuovo modello organizzativo dei CPIA e della nuova istruzione adulti, approfondendo contemporaneamente l’analisi dei contenuti e degli interventi formativi propri di questo segmento dell’istruzione.
I prossimi appuntamenti per continuare tale confronto sono:
- Lecce, 16 maggio 2014
- Bologna, in data da definire.
Anna Grazia Stammati - presidente del Cesp