Dopo circa due anni
dall’inizio del percorso intrapreso dai docenti delle scuole nelle
carceri, le istanze presentate dalla "Rete delle scuole ristrette"
hanno trovato un primo riscontro nella circolare sugli organici per
l’anno 2014-2015. Attraverso i convegni del Cesp (Roma: maggio-novembre
2012; Firenze marzo 2013; Palermo aprile 2013; Padova ottobre 2013;Roma
febbraio 2014; Pescara marzo 2014) i docenti hanno posto al MIUR, per
la prima volta in maniera organica, le problematiche relative ad un
segmento dell’istruzione sconosciuto alla stessa amministrazione,
sottolineandone la specificità e distintività, ma ponendo l’accento sui
comuni nodi problematici, determinati dalla riorganizzazione
dell’intera istruzione adulti.
Tra questi nodi l’evidente riduzione organica derivante dal mutato
rapporto docenti/alunni (1/16) e dalla riduzione del 30% del monte ore
rispetto ai corsi diurni di riferimento dell’istruzione
Tecnica-Professionale-Artistica.
La rete delle scuole ristrette, che è riuscita ad avere una propria
rappresentanza all’interno del Gruppo nazionale Istruzione Adulti, che
si è riunito per dare avvio a quanto previsto dalla riorganizzazione,
ha avuto modo di porre le questioni proprie dell’insegnamento in
carcere e questo ha comportato una ricaduta positiva sull’intera
istruzione adulti.
Il 1° aprile, infatti, è stata pubblicata la Circolare sugli organici e
nella parte relativa all’istruzione adulti si afferma che per quella
data sarà attivata la sua riorganizzazione, così come previsto dal DPR
263/2012. Gli attuali Centri Territoriali Permanenti Adulti (CTP) dove
si svolgono i corsi di alfabetizzazione e di licenza media, saranno
ricondotti nei Centri Provinciali istruzione Adulti (CPIA) dove si
svolgeranno i corsi di primo livello e gli ex corsi serali
costituiranno i percorsi di secondo livello, rimanendo incardinati
nelle attuali scuole superiori di riferimento. All’interno di tali
percorsi sono ricompresi i corsi di istruzione negli istituti di
prevenzione e pena.
Ma nella circolare si dichiara esplicitamente che:
- i Centri Territoriali Permanenti sono ricondotti nei CPIA […] e le
dotazioni organiche per l’istruzione degli adulti rimangono confermate
nelle quantità previste nell’a.s. 2013/2014;
- per quanto riguarda i percorsi di secondo livello (ex-corsi serali),
che rimangono incardinati presso gli istituti di secondo grado, la
prevista riduzione dei quadri orari, il cui monte ore sarà pari al 70%
dei corrispondenti corsi diurni, non comporterà riduzione alla
dotazione organica;
- le eventuali economie potranno essere utilizzate prioritariamente per
lo sviluppo dei percorsi di secondo livello e in via subordinata per
altre esigenze delle istituzioni di secondo grado.
Dunque nessuna riduzione dell’offerta formativa o abbreviazione degli
attuali percorsi e, nel caso di economie, sviluppo dei percorsi di
secondo livello (che per l’istruzione in carcere significa possibilità
di istituzione dei bienni delle superiori in tutte le istituzioni
penitenziarie e ampliamento dei percorsi di studio).
Permangono, ovviamente, ancora molte ombre e molti dubbi sull’intera
operazione di riorganizzazione e, anche se possiamo dirci moderatamente
soddisfatti per questo primo risultato, continueremo a confrontarci sui
territori, per individuare gli elementi problematici che è ancora
necessario sciogliere, gli interventi da effettuare, i punti di forza e
di debolezza su cui intervenire prima di iniziare a diffondere il nuovo
modello organizzativo dei CPIA e della nuova istruzione adulti,
approfondendo contemporaneamente l’analisi dei contenuti e degli
interventi formativi propri di questo segmento dell’istruzione.
I prossimi appuntamenti per continuare tale confronto sono:
- Lecce, 16 maggio 2014
- Bologna, in data da definire.
Anna Grazia Stammati - presidente del
Cesp