
Ben quattordici docenti hanno deciso allora di ritornare sui propri passi ed hanno consegnato all'amministrazione una dichiarazione di rinuncia. Altri 3 hanno deciso di non firmare successivamente il contratto definitivo per il passaggio, altri 5 hanno telefonato alle organizzazioni di riferimento e, pur con molta perplessità, hanno accettato l'individuazione. Sono stati così recuperati, nell'immediato, 14 posti per le immissioni in ruolo di amministrativi e tecnici ( mentre altri 3 sono in forse) e non ci sembra un risultato da poco.
I Cobas dimostrano ancora una volta che la gestione delle problematiche relative ai docenti inidonei e alle conseguenti immissioni in ruolo del personale precario amministrativo e tecnico lascia ampi margini di ambiguità, che non possono essere chiariti se non attraverso il controllo delle operazioni da parte dei diretti interessati.
Anche in questo caso i Cobas si stanno facendo garanti della trasparenza con la quale l'amministrazione deve porre in essere gli atti conseguenti alla vittoria da loro stessi ottenuta insieme ai docenti inidonei, evitando forzature da parte di chi evidenzia interessi 'altri' rispetto a quelli dei lavoratori e lavoratrici coinvolti.
Anna Grazia Stammati - esecutivo nazionale Cobas
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