
L’ITI Cannizzaro, rappresentato dagli allievi Conti Giuseppe e Ursino Martina, è stato selezionato dalla FAST per il lavoro “ I sistemi di fitodepurazione per il trattamento e la produzione di biomasse a scopo energetico”
Gli alunni hanno valutato la possibilità, in ambiente mediterraneo di produrre biomasse energetiche e realizzare un campo di colture erbacee “no-food” utilizzabili per la produzione di bioetanolo di II°generazione ottimizzando l’impiego di risorse idriche mediante l’uso di acque reflue depurate mediante sistemi di trattamento ecosostenibili, quali la fitodepurazione.
In provincia di Catania è presente soltanto un impianto sperimentale nel territorio di Caltagirone e precisamente a San Michele di Ganzaria dove l’Università di Catania ha installato a valle di un impianto di depurazione a fanghi attivi, un impianto di fitodepurazione da utilizzare come affinamento delle acque in uscita dal depuratore; in realtà oggi l’impianto dopo il pretrattamento delle acque reflue ( grigliatura, desabbiatura e sedimentazione) serve per depurare le acque in quanto il sistema a fanghi attivi non è funzionante.
Nell’impianto la specie più diffusa è l’arundo donax ( la comune canna), il cui apparato radicale esplora il terreno a notevoli profondità. In queste condizioni l’Arundo donax svolge un efficace effetto fitodepurante assorbendo le sostanze nutritive presenti.
La fitodepurazione riqualifica e recupera il paesaggio degradato e l’ambiente: i sistemi di fitodepurazione, oltre che tutelare e migliorare la qualità delle acque, rivestono l’importante ruolo ambientale di rinaturalizzazione, determinante nel costituire habitat ideali per la fauna acquatica e
l’avifauna, accrescendo la biodiversità ed incrementando le specie presenti.
La produzione di biomasse ottenibile da piante no-food utilizzabili nei processi di fitodepurazione può contribuire all’allestimento di filiere produttive di energie alternative rinnovabili a basso input gestionale.
Il progetto ha previsto la visita di un impianto di fitodepurazione nel comune di San Michele di Ganzaria (Ct) e a “Valle dei Margi” , un’azienda agrituristica nel territorio del Calatino (Ct) dove le acque reflue dell’azienda vengono depurate tramite un impianto di fitodepurazione.
Successivamente gli allievi hanno ipotizzato di produrre bioetanolo da colture no-food quali la canna da palude ed hanno prodotto in laboratorio il bioetanolo, distillando il prodotto ottenuto dalla fermentazione della biomassa prelevata dall’impianto di fitodepurazione.
Gli allievi Giuseppe e Martina della classe IVA Chimica hanno presentato il lavoro a Milano presso la FAST e sono stati esaminati da una severa giuria che ha richiesto la spiegazione anche in lingua Inglese. Il concorso sicuramente apre opportunità straordinarie ai ragazzi meritevoli e li proietta subito in una dimensione europea, facendo loro incontrare altri studenti di diversi Stati consentendo loro di confrontarsi e viaggiare.
Il lavoro presentato alla FAST di Milano è stato apprezzato dalla giuria infatti la giornalista Maria Teresa Giarratano la scorsa settimana è venuta a scuola per registrare tutta l’attività sperimentale eseguita in laboratorio; il progetto verrà presentato su RAI2 nel programma Voyager factory.
Angela Percolla
ITI Cannizzaro - Catania