
A partire dal 2020, quando questa monumentale opera sarà completa, gli astrofisici avranno a disposizione uno strumento che cambierà il nostro modo di osservare l'Universo e ci fornirà molte di quelle risposte che ancora mancano sulla nascita, composizione ed evoluzione dell'Universo stesso.
SKA soddisferà la nostra sete di conoscenza, rivelando alcuni dei più profondi segreti dell'Universo e risponderà a domande fondamentali per il genere umano. Non solo, SKA è una formidabile sfida a livello scientifico e ingegneristico. Una volta completato sarà costituito da migliaia di grandi antenne, distribuite tra le regioni desertiche dell’Africa e dell’Australia, che con una superficie ricevente totale di un chilometro quadrato ne faranno il più potente radiotelescopio mai concepito e una straordinaria arma per studiare l’Universo.
L'Italia, tramite l'ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA (INAF) ha raccolto la sfida sin dall'inizio ed è oggi uno dei principali paesi coinvolti nel progetto, accanto ad altre
10 nazioni (Australia, Canada, Cina, Germania, India, Olanda, Nuova Zelanda, Sud Africa, Svezia e Regno Unito).
La sfida non è solo scientifica, ma anche industriale ed economica per l'Italia, che è già attiva in tutti i gruppi scientifici, in 4 consorzi tecnologici e leader di importanti progetti.
redazione@aetnanet.org