
La decisione di chiudere la scuola di Passopisciaro si rivela, poi, incredibile, se si tiene conto che disperderebbe un lavoro didattico importante e riconosciuto come validissimo. L’edificio scolastico di Passopisciaro, inoltre, è una struttura nuova e a norma, che consente l’ingresso e la fruibilità anche ai bambini diversamente abili, dotato persino di un parco giochi, oltre che di mensa, palestra, laboratori. E’ francamente ingiustificabile che in un paese in cui il 58,5 % degli edifici scolastici non è a norma (dati Censis di qualche giorno fa), e una percentuale ancora maggiore sia inaccessibile alle persone disabili, si decida di chiudere un plesso scolastico moderno ed efficiente, vanificando gli investimenti fatti con i soldi dei cittadini.
Siamo dunque di fronte ad un esempio clamoroso di come gli “scienziati” dei tagli, a ogni livello, siano degli apprendisti stregoni che non solo producono disastri sul piano sociale, didattico e occupazionale, ma, di fatto, si comportano come promotori dello spreco e della dissipazione del pubblico denaro di cui, a parole, vorrebbero imporre un uso oculato.
E’ molto importante che questa denuncia venga in particolare dalle giovani generazioni, che non voglio rinunciare a costruire nella propria comunità il loro futuro. Da parte nostra - conclude Cangemi - c’è la piena solidarietà per la lotta dei cittadini che difendono la scuola dell’infanzia, una lotta che è parte importante di un impegno più generale per difendere l’istruzione pubblica nel paese e in particolare nel mezzogiorno.
circolo.olgabenario@libero.it