"Ormai devo
scrivere solo alla Merkel, ad Obama ed al Papa, per denunciare la
discriminazione che sto vivendo da sei anni!" Giuseppe Sannino,
Presidente della A.N.I.D.A., (associazione che difende i diritti dei
disabili); è veramente sconcertato!!
Al rientro dalle ferie ha ricevuto una lettera inutile a firma del
Direttore Generale del Ministero del Lavoro, dott. Raffaele Tangorra,
che risponde ad una serie di lettere inviate al Presidente del
Consiglio dei Ministri Matteo Renzi dal mese di Marzo 2014.
Sannino, dal 2008, ha scritto proprio a tutti, compreso il Presidente
della Repubblica ed i tre Presidenti del Consiglio che si sono
succeduti, insieme ai diversi Ministri che si sono alternati in questi
anni.
"Ad una domanda di richiesta di un intervento politico da parte del
nuovo Capo del Governo nei confronti dell'INPS, che non ottempera ad
una decisione del Tribunale di Napoli a me favorevole, ho ricevuto una
cortese lettera che mi spiega, con il solito linguaggio amministrativo
e burocratico, tutto quello che già sapevo e che non serve al mio
caso."
Sannino, colpito da poliomelite nel 1951, con l'aggravarsi della
malattia nel 2003 era stato dichiarato invalido al 100% con
accompagnamento sempre riconfermato negli anni successivi da varie
Commissioni, fino alla visita di controllo del 2008, prevista per
combattere il fenomeno dei "falsi invalidi", a seguito della quale
l'INPS arbitrariamente gli ridusse la percentuale di invalidità all'80%
con la conseguente soppressione delle provvidenze previste.
A seguito di un ricorso presentato presso il Tribunale di Napoli, nel
2010 il Sannino si vide riconosciuta la sua percentuale e le sue
provvidenze con effetto retroattivo (100% con accompagnamento
confermando le stesse patologie del 2003). L'INPS presentò appello alla
sentenza esecutiva di primo grado chiedendo anche la sospensiva dei
pagamenti, quest'ultima richiesta fu subito rigettata dalla Corte di
Appello di Napoli, non contenta dopo pochi mesi richiamò Sannino a
nuova visita di controllo, riconfermando la sua prima decisione, nei
fatti raggirando ed ignorando completamente la sentenza di primo grado.
Sannino nel 2013 è stato costretto a presentare una nuova istanza al
Tribunale di Napoli (A.T.P. ex art. 445 BIS C.P.C.) nuovo Giudice, ora
è in attesa delle sue determinazioni, che tardano ad arrivare, anche se
un nuovo CTU si è di nuovo espresso in favore del Sannino,
riconoscendogli le sue percentuali di invalidità (100% con
accompagnamento confermando le stesse patologie del 2003).
"Ormai mi trovo in un vero e proprio ingorgo giuridico!" Afferma
Sannino: "Sono in atto due diversi procedimenti civili avverso le
decisioni dell'INPS, i giudici sono imballati in attesa l'uno
dell'altro, la prima udienza del processo di appello del primo ricorso
arriverà solo nel mese di giugno 2015, mentre ritardano le
determinazioni del secondo ricorso."
"Il tempo passa, non vedo riconosciuto il mio diritto, non capisco
l'accanimento dell'INPS nei miei confronti, questa è vera
discriminazione, non comprendo i motivi delle lungaggini del Tribunale,
per di più non mi aspettavo questa inutile risposta burocratica alla
mia richiesta di una presa di posizione politica del Premier Renzi,
l'unico che può coordinare un intervento dei Ministri, alla Giustizia
ed al Lavoro, ambedue competenti nel mio caso."
Nella lettera del D.G. del Ministero del Lavoro si faceva riferimento
alla Conferenza di Bologna ed all'Osservatorio Nazionale sulla
Disabilità, individuato dal Governo come l'unico strumento in grado di
affrontare casi particolari di discriminazione, l'indicazione sembra
chiara: questa sarebbe l'unica strada da percorrere (hanno fatto come
Ponzio Pilato).
Sannino continua affermando"C'ero anche io a Bologna e ricordo bene la
discussione sull'Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, sia a me che
a molti rappresentanti delle associazioni dei disabili è apparso come
uno strumento utile, ma privo di reali poteri di intervento, spero di
essermi sbagliato e che a breve faccia sentire la sua voce ed il suo
peso intervenendo sulla questione da me sollevata
L'esperienza che sta vivendo Sannino è paradossale, un ente come l'INPS
che dovrebbe sostenere la categoria commette un abuso e una
discriminazione proprio nei confronti dei veri disabili ed è ancora più
paradossale il silenzio assordante del Ministro del lavoro sul
comportamento dell'INPS, ente che opera sotto il suo stretto controllo.
Sannino conclude: "Proverò anche la strada dell'Osservatorio, ma debbo
confessare la mia profonda delusione nei confronti della politica e
delle Istituzioni che si sono dimostrate sorde a qualsiasi richiesta,
fino ad ora nessuno è intervenuto e sono stato lasciato da solo a
combattere nei confronti dell'INPS che si è mosso nei miei confronti
con un'arroganza ed una pervicacia degna di ben altre battaglie. So di
essere uno dei tanti contro cui l'Inps si è schierata facendo valere
tutto il suo enorme potere, ma non mi rassegno a non vedere
riconosciuti i miei diritti e quelli dei tanti disabili discriminati e
vessati dall'Istituto di Previdenza in questi anni, che non hanno avuto
ascolto e sono stati abbandonati all'umiliazione di sentirsi ultimi tra
gli ultimi."
Il Presidente Sannino è sconcertato, ma non sconfitto, la battaglia
contro la burocrazia e la discriminazione sarà ancora lunga, ma non si
arrende!
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