Il Presidente
dell'A.N.I.D.A. Giuseppe Sannino, disabile con seri e
gravi problemi di carattere motorio da oltre 60 anni, senza particolari
spiegazioni si è visto ridurre dalla "Commissione Medica" dell'INPS la
sua percentuale di invalidità, con la conseguente perdita delle
provvidenze economiche riconosciute da anni dalle tante Commissioni
Mediche e diversi CTU. L'associazione è conosciuta da tutti per le sue
lotte e per le sue proposte: politici nazionali e locali, funzionari e
dirigenti dei Ministeri e degli Enti Locali, Responsabili a tutti
livelli di associazioni, sindacati, imprenditori e tutti coloro che a
vario titolo si occupano di disabilità.
Negli anni passati (2009, ex Sottosegretario al welfare Eugenia
Roccella) l'A.N.I.D.A. ha partecipato ai primi incontri per la
costituzione dell' "Osservatorio Nazionale sulla condizione delle
persone con disabilità", da subito manifestò tutte le sue perplessità
sulla funzionalità e sui reali poteri dell'Osservatorio, ma le sue
valutazioni non furono nemmeno prese in considerazione e quindi decise
di non farne parte. Sannino lo considerava come, purtroppo i fatti
hanno dimostrato, solo una struttura pletorica e pertanto non in grado
di muoversi con la velocità necessaria a porre in essere quegli
interventi veramente utili ai disabili.
L'unico atto prodotto dall'Osservatorio Nazionale è il primo Programma
di Azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle
persone con disabilità (DPR del 04-10-2012), ma purtroppo sono linee
guida che se non vengono tramutate in fatti concreti rimarranno i
soliti buoni propositi.
Sannino afferma: << non credo, che l'Osservatorio, almeno per
quello che ha dimostrato dalla sua nascita, abbia l'autonomia e la
forza di far trasformare queste nuove linee guida in reali e concreti
benefici per i disabili. La categoria è sommersa da leggi, Convenzioni,
DPR etc etc., il problema vero è la loro applicazione!!>>.
Il Presidente porta avanti da 6 anni la battaglia contro l'INPS, in
questi anni Sannino ha più volte denunciato su tutti i mass-media
locali e nazionali il comportamento discriminatorio e persecutorio nei
suoi confronti e nei confronti dei veri disabili da parte dell'Ente,
questo ultimo l'ha ripagato con un "accanimento" e un'ostilità mai
vista. Il caso personale si è trasformato in una battaglia simbolo.
Tutti sanno di questa situazione: dal Presidente della Repubblica al
Capo del Governo, ai Ministri, ai Parlamentari ed ai politici di tutti
i partiti. Tutte le Associazioni sono state informate sulle sue
vicissitudini giudiziarie, purtroppo in questi anni ha raccolto solo
attestazioni di solidarietà ma mai un intervento nel merito della
questione, tutti si sono trincerati dietro la solita frase "Non è di
mia competenza, la giustizia farà il suo corso."
Sannino continua " Le grandi Associazioni, chiuse nella loro difesa
corporativa, non si rendono conto che in questo modo perderanno giorno
dopo giorno un po' di spazio di manovra, i finanziamenti si ridurranno
al minimo e la competizione che esiste tra loro li farà scontrare in
inutili battaglie, perdendo di vista i veri problemi che abbiamo di
fronte"
Sannino afferma con forza "Se perdo, non sarò sconfitto io o la mia
associazione, che continuerà ad esistere, ma sarà più debole tutto il
movimento di lotta dei diritti dei disabili italiani".
Sannino conclude affermando: "Lo scaricabarile delle istituzioni e
politici non è condivisibile ma è comprensibile, ma quello che mi ha
sorpreso di più è il silenzio assordante delle grandi associazioni
nazionali dei disabili e dei sindacati, membri di quell'Osservatorio
per i diritti dei disabili, che si accontentano di scrivere dei lunghi
documenti, che pochi leggono, mentre non fanno nulla per le
discriminazioni che subiscono ogni giorno i disabili del nostro Paese."
anidagiu@gmail.com