
Molti alunni diversamente abili saranno privati totalmente dell’intervento dell’insegnante di sostegno, altri ne potranno beneficiare per un numero di ore ridicole (3, 4 la settimana). Praticamente il tempo dell’appello e… via! Particolarmente pesante è la situazione degli alunni con patologie gravi (comma 3 dell’articolo 3 della legge 104), cui spetterebbe un rapporto 1:1, cioè 18 ore settimanali dell’insegnante di sostegno che quest’anno, molte scuole catanesi, compresa la mia, non riusciranno a garantire.
Anche se la normativa in oggetto, più volte ribadita, è rigida, chiara e tassativa, negli ultimi anni il ministero dell’istruzione ha collezionato migliaia di sentenze sfavorevoli, a fronte dei ricorsi delle famiglie dei ragazzi disabili, con l’obbligo di reintegrare le ore tagliate e, spesso, a pagare cospicui indennizzi.
La logica per cui si ripropongono e si accentuano i tagli è quella, vergognosa, che punta sulla rassegnazione di famiglie che vivono una situazione difficile. Contro il "taglia taglia" del ministero, quindi, è necessario difendere il diritto allo studio e all’integrazione informando e sostenendo le famiglie. E denunciando alle autorità preposte queste efferatezze giuridiche e morali.
Perché… chi "taglia" la scuola taglia il futuro. E qualcos’altro…
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it