Il 17
settembre 2014 il TAR Lazio aveva accolto il ricorso della CGIL -
Lavoratori della Conoscenza ed aveva dichiarato illegittima la
sperimentazione introdotta dal MIUR sul liceo breve il cui corso di
studi dura solo quattro anni. A seguito dell’appello dell’Avvocatura di
Stato il Consiglio di Stato con la sentenza
n.832/15 depositata
oggi ha ribaltato tale pronuncia e ha dichiarato legittimo il
decreto ministeriale di istituzione di tali corsi. Pertanto le quattro
scuole in Italia che avevano a settembre avviato tali corsi possono
proseguire tranquillamente nella sperimentazione. In particolare i
Giudici di Palazzo Spada hanno evidenziato che: “l’articolazione dei richiamati moduli
sperimentali risulta nel complesso omogenea e adeguata, anche in
considerazione del fatto che alla riduzione di un anno nella durata del
corso di studi secondario di secondo grado fanno da contraltare:
a) un maggiore numero di ore settimanali di lezione;
b) un maggiore numero annuale di giorni di lezione;
c) la sostanziale invarianza delle materie di insegnamento;
d) la piena conferma ed applicazione delle vigenti disposizioni in tema
di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e in tema
di rilascio dei titoli di studio finali”.
Determinante in appello è stato l’intervento ad adiuvandum dei genitori
degli studenti iscritti quest’anno al liceo classico Internazionale del
Liceo Classico Flacco di Bari, una delle quattro scuole interessate
alla sperimentazione, tutti difesi dall’Avv. Massimo Vernola, genitore
anche di uno degli studenti, che nella sua memoria ha evidenziato come
il MIUR ha adottato tali decreti in un’ottica di respiro
internazionale, avendo quale obiettivo principale la sperimentazione di
un corso di studi quadriennale molto impegnativo e più intenso, al fine
di rapportarsi agli standard già utilizzati in altri paesi
europei dove già da anni ci si diploma in 4 anni:
“l’entusiasmo con cui i diretti
interessati, GLI STUDENTI (mai citati nel ricorso del Sindacato!) e gli
stessi docenti, stanno vivendo questa opportunità che gli è stata
fornita, è la dimostrazione della validità dell’iniziativa: una
rivoluzione per ottimizzare modi e tempi della didattica, senza
tralasciare l’approfondimento delle materie tradizionali”.
Il Dirigente scolastico del Flacco, il Prof. Antonio d’Itollo, che ha
fortemente creduto in questa iniziativa sperimentale, ha dichiarato:
“Questo vuole essere solo un progetto
sperimentale di ampio respiro internazionale, che affianca e non
sostituisce il liceo di ordinamento, e che può dare più chances agli
studenti di entrare prima nel mercato del lavoro e nel mondo delle
professioni, come avviene in ben 12 Paesi europei, tra cui Spagna,
Francia, Olanda e Gran Bretagna dove già ci si diploma in 4 anni.
L'obiettivo ultimo della sperimentazione è proprio quello di eliminare
questo gap tra i diplomati italiani e quelli europei, assicurando, nel
contempo, competenze e conoscenze di prim’ordine – come del resto è
nella tradizione del liceo classico - tramite un percorso di studi
serio ed impegnativo, dove i numeri del monte ore complessivo
dimostrano che la sperimentazione non è una scorciatoia. Forse ci si
dimentica che l’Italia fa parte dell’Unione Europea, siamo tutti
cittadini europei e i nostri figli lo saranno sempre di più, quindi
cercare di rapportare la durata dei nostri corsi di studi a quelli di
tutti i paesi più importanti d’Europa è un’azione che tende a limare
una disparità di trattamento già oggi esistente”.
massimovernola@tiscali.it