Sembrava un normale martedì di gennaio, un giorno come
tanti altri da trascorrere a casa tra i miei ultimi studi universitari.
Nulla, infatti, lasciava presagire che proprio quel martedì si
rivelasse per me un giorno speciale, custode della sorpresa più bella e
inattesa della mia vita. Come ogni mattina accedo alla mia posta
elettronica e trovo una mail, da parte del mio professore di Filologia
Classica dell’Università di Catania, il prof. Vincenzo Ortoleva, che mi
invitava a partecipare al Certamen di Letteratura Scientifica e Tecnica
greca e latina organizzato dal Liceo “Concetto
Marchesi” di Mascalucia, in collaborazione con il Dipartimento
di “Civiltà Antiche e Moderne”
dell’Università di Messina.
Ma, di primo acchito, tra me e me pensai…: “e che cosa c’entro io,
studente universitario, con un certamen di un Liceo?”
Tuttavia la mia curiosità, l’altisonante titolo del certamen e non
ultima la fiducia in chi mi aveva inviato la mail mi hanno indotto a
leggere attentamente il Bando allegato. Scopro, con mia grande
sorpresa, che la gara, per quest’anno di lingua latina, prevede due
distinte sezioni: una, tradizionale, riservata agli studenti dei Licei
italiani e un’altra, del tutto innovativa e unica su territorio
nazionale, riservata agli studenti universitari iscritti ai
Dipartimenti di ‘Antichistica’.
L'entusiasmo era quasi incontenibile! Finalmente mi veniva
offerta l'occasione di concorrere non solo per puro spirito di
competizione, ma anche per misurarmi in una prova difficile e
complessa, una sfida a me stesso, a quelle conoscenze e competenze che
con tanta fatica e abnegazione ho costruito sin dai tempi del liceo. E
sin da allora, cioè da quando frequentavo il Liceo Scientifico di
Vittoria, ho nutrito, coltivandola giorno dopo giorno, una passione
intensa per la cultura classica e in particolare per il latino: una
passione felicemente ‘contagiata’ dal mio caro prof. Daniele Liberto,
mentore e maestro di vita a cui devo tanto della mia formazione.
Per anni, ai tempi del liceo, ho sperato invano di poter prender parte
ad altrettanto prestigiosi certamina, ma essere uno studente di liceo
scientifico deludeva spesso le mie aspettative perché allora simili
gare erano per lo più rivolte agli studenti del liceo classico.
Finalmente, però, si poteva realizzare il mio sogno…seppur
tardivamente. Non era di certo la cifra messa in palio per i vincitori
né l'idea di poter, eventualmente, conquistare il primo posto ad aver
solleticato i miei pensieri, ma unicamente la gioia di vedere
realizzato il solo desiderio di partecipazione, anche al di là di ogni
esito. E mi iscrivo, quindi, al Certamen di Letteratura Scientifica e
Tecnica greca e latina del Liceo C. Marchesi, impaziente di vivere
questa tanto attesa esperienza e di condividere con altre persone la
mia stessa passione.
E finalmente arriva il giorno tanto desiderato! Il 10 febbraio,
di buon mattino, mi presento al Liceo e carico di emozione affronto la
prova. E’ stata un’esperienza dura, ma al contempo entusiasmante. Una
sensazione unica, difficile da raccontare. Non mi aspettavo nulla, mi
bastava il piacere di aver preso parte, il piacere di esserci stato.
Eppure quel piacere, che già mi appagava, solo dopo qualche giorno, si
è mutato, inaspettatamente, in una nuova e palpitante emozione. Sul
sito della scuola, il 14 febbraio, viene pubblicata la graduatoria dei
vincitori e, con immensa mia gioia, scopro di essermi classificato al
secondo posto nella sezione degli studenti universitari.
Non poteva esserci sorpresa più bella per me! Ma se ciò che ho sempre
atteso è divenuto realtà è senza dubbio anche merito del prof. Nicola
Basile e del Dirigente Scolastico, prof. Lucia Maria Sciuto del Liceo
“C. Marchesi” che, in collaborazione con la prof. Paola Radici Colace
dell’Università di Messina, hanno progettato, diretto e organizzato il
Certamen. Un’iniziativa che, già alla sua seconda fortunata edizione,
per la sua originalissima struttura, unica in tutta Italia, offre a noi
studenti universitari l’occasione di un proficuo e promettente
confronto. Aver conosciuto, infatti, altri colleghi dell’Università di
Messina, di Catania e addirittura di Pisa, città da cui proveniva
proprio il collega universitario che si classificato primo nella
graduatoria, mi ha arricchito lasciandomi un significativo bagaglio di
esperienza che credo sia tutta ancora da scoprire.
Per questo, nel rinnovare i miei ringraziamenti a tutto il comitato
organizzativo, alla commissione e in particolar modo al prof. N.
Basile, non posso che augurare che questo Certamen goda sempre di
maggiore fortuna negli anni a venire!
Gianluca Vindigni