
L'intento del Presidente Sannino non era quello di definire la questione personale, che sicuramente vedrà la sua risoluzione nelle opportune sedi giudiziarie, ma evitare che altri disabili possano finire in questa "macchina infernale" che una volta messa in moto non può essere fermata. Tutta la documentazione è presente sul sito www.anidaonlus.it.
L'altro punto che è stato affrontato durante il lungo incontro è quello relativo ai criteri utilizzati per la concessione dell'indennità di accompagnamento, a tal proposito Sannino ha precisato che l'INPS nel 2010 (dopo che il Parlamento aveva bocciato un disegno legge di riforma dei criteri) "subdolamente" ha emanato una circolare interna (comunicazione INPS del 20 settembre 2010) che stabilisce delle misure fortemente restrittive per la concessione dell'indennità di accompagnamento rispetto a quelle stabilite dalla legge attualmente in vigore (legge 508/92), generando valutazioni contraddittorie con quelle precedenti e penalizzando i veri disabili.
Dall'incontro sono nati anche degli spunti interessanti, come la rimodulazione dell'assegno sociale o dell'accompagnamento, infatti il Presidente Boeri, ha voluto sapere cosa ne pensava Sannino in merito a tali proposte. Il Presidente dell'associazione, ci ha subito tenuto a precisare che da diverso tempo chiede la distinzione della categoria tra soggetti disabili gravi e gravissimi e che sicuramente tutti vanno sostenuti, ma in modo diverso. La proposta potrebbe essere interessante sempreché l'emolumento attuale sia posizionato in uno dei gradini più bassi della rimodulazione, perché non si può pensare che con 500,00 euro si possa sostenere un accompagnatore 24 ore su 24, questo significa scaricare tutto sulle famiglie.
L'A.N.I.D.A. ha apprezzato l'apertura di dialogo da parte del Presidente Boeri, ma sicuramente questa non può essere l'unica occasione per discutere i tanti problemi della categoria e che i buoni propositi devono trasformarsi in fatti concreti.
Sannino conclude affermando: "Ringrazio il Presidente Boeri, ma non mollo, per me e per i tanti disabili stritolati dal sistema".
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