
L’affermazione della Ministra a “Messaggero tv”: “I tempi sono avari, ma bisognerà aprire una riflessione per l’intero pubblico impiego. Noi però qualcosa abbiamo fatto: da settembre tutti gli insegnanti riceveranno 45 euro netti in più, che equivalgono a una contrattazione sindacale ben riuscita” non solo pare fuori luogo, ma è anche di cattivo gusto, dato che il blocco dei contratti ha pesato e pesa per centinaia di euro sulle spalle dei lavoratori della scuola e la sua presunta “contrattazione” corrisponde solo a briciole destinate ad un impegno del Governo della formazione.
Anni di mancati aumenti salariali non possono essere sostituiti dal bonus di 500 euro per la formazione, aggiornamento, acquisto libri, musei e teatrini vari; se la professoressa Giannini vuole parlare di aumenti veri per il personale della scuola apra il tavolo negoziale e metta sul tavolo risorse fresche e vere, senza continuare a riciclare quelle non date negli anni passati! Quindi, nessun merito né per la Ministra, né per il Governo; semmai biasimo per quello che si continua a non fare! (n.b.)
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