
Con triste rammarico assistiamo da anni alla guerra tra poveri. I governi succedutisi negli anni hanno ben creato questa divisione e frammentazione tra noi docenti con sistemi di formazione e reclutamento assai diversi. Dividendoci hanno impedito un fronte comune di lotta, eccezione fatta contro la legge 107/2015 che ci ha visti protagonisti di una battaglia purtroppo persa perché imposta a colpi di fiducia dal governo Renzi. Il duro colpo ad una mobilitazione straordinaria come da decenni son si vedeva ha disilluso molti e oggi ci troviamo in una situazione non certo confortante. Il "Renzismo" trionfa nelle scuole, la propaganda elettorale la si vede ovunque: tv,metro, autobus ecc.
Il NO AL CONCORSO è più che sentito, sosteniamo con determinazione l'assunzione per scorrimento graduatorie e l'assunzione di chi ha superato i 36 mesi e non il suo licenziamento! Noi non possiamo che auspicare una ripresa della mobilitazione, il successo dei referendum dipenderà anche da questo. Una mobilitazione capace di unire la società civile sui temi sociali e politici, capace di mettere in seria difficoltà un governo di cialtroni, che nessuno ha votato e che gioca sporco con le nostre vite! Uno sguardo oltr'alpe va alla società francese che in questi giorni sta lottando contro il "jobs act di Hollande". Il motto di "Chi tocca uno tocca tutti" è universale e non può essere banalizzato... se solo tutti i lavoratori ne avessero consapevolezza sarebbe il primo passo per unire le forze e le lotte di tutti e tutte.
Per Cub Scuola Roma e Lazio Valentina Santocono
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