Il ministro
Giannini ha dichiarato che gli scritti del concorso a
cattedra verificano "la abilità metodologica e didattica e dunque
s'innalzerà il livello qualitativo" dell'istruzione in Italia.
Un'asserzione sintomo di un'inadeguata e confusa percezione del campo
del problema: la selezione è da effettuare in base al modello di scuola
elaborato dal legislatore. Esiste un'organizzazione che assume
lavoratori senza possedere un mansionario? "Sistema",
"autonomia", "laboratorio" sono i pilastri della legge 107/2015, stella
polare delle griglie di revisione delle prove d'esame.
Il concetto di sistema implica l'attitudine alla programmazione e al
coordinamento. Le competenze generali, traguardo di tutti gli
insegnamenti, sono la sintesi delle competenze specifiche promosse dai
singoli docenti ["l'apprendimento è promosso .. attraverso conoscenze e
abilità"].
I nuovi assunti devono essere in grado di selezionare, dalla propria
materia, i problemi, i metodi disciplinari, gli argomenti più
funzionali al traguardo comune e confezionare materiale didattico.
In sede di programmazione si procede dalle competenze generali verso le
competenze specifiche; in sede di realizzazione il cammino è inverso.
L'autonomia delle istituzioni scolastiche "che si sostanzia nella
progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione" orienta il sistema e colloca l'insegnamento
come fase conclusiva del processo di scomposizione. Elencate le
competenze generali, che consentiranno agli studenti un positivo
inserimento in società (formazione), si enucleano le capacità
necessarie (educazione) e si coordinano gli insegnamenti (istruzione).
I nuovi assunti devono dimostrare di possedere la capacità progettuale
(top-down) e la capacità di documentare (riconoscimento e definizione
dei sottoproblemi attraverso la specificazione dell'input e
dell'output).
La promozione e il consolidamento di competenze qualificano l'attività
laboratoriale.
Le competenze non possono essere
insegnate: si acquisiscono praticandole
Gli studenti sono da stimolare proponendo loro i problemi che hanno
caratterizzato la storia delle discipline che, grazie alla specificità
dei metodi d'indagine, condurranno alla scoperta dei contenuti
disciplinari.
I nuovi assunti devono dimostrare di possedere la capacità di
selezionare e di riformulare problemi per sollecitare i comportamenti
attesi.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it