"Un'occasione persa una
miopia! Non tiene conto dei diritti e
delle esigenze delle famiglie e degli alunni, soprattutto di quelle più
deboli e bisognose, che ignora strumentalmente gli oggettivi
risparmi per il bilancio dello Stato e contraddice leggi appena
approvate da Governo e Parlamento". Questo il commento di Marina
Bellia, presidente dell'AGe Lazio (Associazione Italiana Genitori),
sulla bocciatura della legge regionale sul buono scuola ieri in
Commissione cultura della Pisana.
"L'AGe Lazio - prosegue Bellia - durante un'audizione in Commissione
aveva sottolineato l'importanza della proposta di legge che avrebbe
rappresentato un primo passo verso una reale parità scolastica, un
concreto diritto alla libertà di scelta educativa dei genitori e un
diritto allo studio nella nostra regione, allineando il Lazio ad altre
legislazioni regionali che già hanno norme simili, al dettato
costituzionale, alle normative internazionali ed europee. Un'occasione
persa soprattutto perché la proposta di legge non sarebbe stata un
intervento sporadico di sostegno alle famiglie, ma un intervento
sistemico e strutturale. Un intervento che, per di più, diretto non
alle scuole ma alle famiglie. Una proposta di legge che, inoltre,
prevedeva un importo superiore alle famiglie con figli con disabilità".
"Stupisce, infine, che la bocciatura da parte della maggioranza della
Regione Lazio sia in netta contrapposizione con le proposte che quella
stessa maggioranza sta portando avanti al Governo e in Parlamento sia
con la Buona Scuola attraverso sgravi fiscali sull'iscrizione dei figli
a scuola, sia con il DL Scuola che ha stanziato fondi per sostenere gli
studenti con disabilità delle scuole paritarie, sia, in questi ore, con
la Legge di Bilancio che prevede 100 milioni per gli asili paritari".
"La Regione Lazio - conclude la presidente di AGe Lazio - resta sorda
di fronte alle richieste delle associazioni di genitori e alle norme
nazionali che, lo ricordiamo, dal 2000 grazie alla legge Berlinguer
prevedono che le scuole paritarie sono pubbliche al pari di quelle
statali, non private. Si arriva addirittura a negare il vantaggio
economico per le tasche dello Stato dovuto alla sola presenza nel
sistema scolastico italiano delle paritarie. Il veto in commissione
cultura sulla proposta di legge "Interventi per garantire la libertà di
scelta educativa della famiglia" fa molto riflettere!".
Ufficio stampa AGe Lazio
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