
«Io credo profondamente all'importanza di un avvio precoce al "pensiero computazionale", in fondo la programmazione è per tutti, non solo per i programmatori. - Ha dichiarato l'insegnante Monica Mella, referente del progetto - E' questione di creatività, attitudine al pensiero computazionale, arricchimento personale, capacità di espressione e di ragionamento. La programmazione creativa deve essere introdotta nelle scuole per dare a tutti l'opportunità di sviluppare queste capacità trasversali. Chiunque, in ogni parte del mondo, può organizzare un'Ora del Codice e noi l'abbiamo fatto, iscrivendo le nostre classi al sito "Programma il Futuro" che è l'iniziativa di CINI e MIUR per offrire alle scuole italiane l'approccio al coding del sito Code.org.
Abbiamo lavorato per classi aperte, - ha concluso Monica Mella - chiedendo agli studenti delle classi pilota di "Programma il Futuro" di guidare l'Ora del Codice in altre classi ed è stata un'esperienza entusiasmante e didatticamente molto valida! Speriamo per il prossimo anno di progettare un evento di coding con laboratori aperti al territorio, così come previsto nel Piano Nazionale Scuola Digitale del nostro Istituto». E c'è da sperare che un nuovo modo di fare didattica "computazionale", che tenga conto dei moderni strumenti tecnologici, possa essere un "volano" utile ed efficace per l'apprendimento degli alunni a partire dalle scuole primarie. Come è realmente successo alla "Teresa di Calcutta", di Tremestieri Etneo.
Anna Maria Gazzana
(Referente Ufficio Stampa del Circolo Didattico "Teresa di Calcutta", Tremestieri Etneo)