Nel corso
dell'assemblea si sono succeduti interventi di singoli lavoratori
o genitori, e rappresentanti di varie realtà sindacali e di lotta in
difesa
della scuola pubblica, provenienti da diverse località italiane:
Unicobas,
Manifesto dei Cinquecento, Il Sindacato è un'altra cosa – opposizione
in
CGIL, Autoconvocati della scuola, Coordinamento Scuola della
repubblica,
Collettivo politico Galeano del Liceo Socrate, Cub, Coordinamento
insegnanti e genitori contro la 107 di Cagliari, CPS Roma, Comitati
LIP,
Partigiani della Scuola Pubblica, USB, Cobas, CPS Napoli,
Illuminitalia,
Rifondazione Comunista, USI, Coordinamento docenti GAE, UDS, Cinecittà
bene
comune, Coordinamento Nazionale Docenti Fase C, Democrazia e lavoro
area
programmatica in CGIL.
Per quanto attiene ai contenuti degli interventi, tutti hanno posto
in evidenza l'ostinazione del nuovo governo nel perseguire la linea del
precedente, nonostante il risultato del referendum costituzionale dello
scorso 4 dicembre; segno ne è l'approvazione, nell'ultimo C.d.M. delle
8
deleghe che vanno a completare la legge 107.
Questo è stato uno degli
elementi centrali nella discussione, che ne ha evidenziato gli aspetti
di
assoluta negatività, dal sostegno, alla fascia 0-6 anni, al nuovo Esame
di
Stato, all'istruzione professionale. Ne è emerso in maniera evidente
come
ci si trovi di fronte ad un'altra vera e propria riforma, anch'essa
originata dal completo disprezzo delle istanze provenienti dal mondo
della
scuola e dal voto del referendum.
Collegato a questo tema, c'è stato quello
dell'attuale situazione delle scuole, segnata da un imbarbarimento dei
rapporti a favore di uno spirito competitivo e di subalternità nei
confronti dei dirigenti scolastici, da una progressiva riduzione delle
risorse, dall'imporsi nelle superiori dell'alternanza scuola-lavoro e
da
una crescente incapacità dei lavoratori di mostrare opposizione
rispetto a
simili processi.
L'insieme della situazione grava in maniera particolare
sul mondo del precariato, ancora ben presente nel sistema scuola
Quindi, non da ultimo, molti hanno sottolineato lo stallo nella
situazione
del rinnovo del contratto, rispetto a cui l'accordo dello scorso 30
Novembre, sicuramente inopportuno nei tempi, lascia anche numerosi
elementi
di perplessità nei contenuti.
Rispetto a questi temi e agli altri illustrati nei numerosi interventi,
sono state avanzate anche diverse proposte. Quelle su cui si è avuto un
accordo diffuso sono:
- la necessità di avviare uno studio approfondito delle deleghe da cui
scaturiscano materiali informativi di agevole lettura;
- sullo stesso argomento indire assemblee territoriali;
- rilanciare la strutturazione di un coordinamento a livello nazionale;
- proseguire la lotta sulle prove INVALSI anche in considerazione del
nuovo
ruolo assegnato loro dalle deleghe;
- organizzare e partecipare ai seminari già organizzati su questioni
come quella del sostegno o del precariato;
- verificare la possibilità di organizzare una partecipata iniziativa
di
piazza.
La questione più complessa, affrontata in moltissimi degli interventi
con
posizioni diverse, è stata infine quella dello sciopero contro le
deleghe e
la 107.
Tutti sono stati più o meno d'accordo nel giudizio positivo nel
merito dello sciopero del 17 marzo indetto da Unicobas, Cobas e USB, ma
molti non ne hanno condiviso il metodo. Molti hanno evidenziato il
problema
della vicinanza allo sciopero dell'8 marzo contro la violenza di
genere.
Dopo una lunga discussione, l'assemblea ha deciso di fare un appello
agli
organizzatori e agli aderenti ai due scioperi per la costruzione di un
tavolo finalizzato a verificare la possibilità di una convergenza, o in
ogni caso a porre su basi il più condivise e unitarie possibili lo
sciopero
della scuola.
autoconvocati.scuola@gmail.com