Accogliamo con
grande soddisfazione la sentenza (che alleghiamo) con la quale il TAR di Palermo, in
piena adesione con le tesi difensive dell'Avv. Beatrice Miceli, ha
accolto il ricorso proposto nell'interesse del professor Antonino
Lazio, RSU e dirigente dell'USB Scuola, intimando al Dirigente
Scolastico dell'Ipssar Cascino di Palermo, entro 30 gg., la
consegna di tutta la documentazione necessaria per presentare ricorso
al giudice del lavoro, nominando immediatamente il commissario ad acta
per dare esecuzione alla sentenza qualora il Dirigente Scolastico
continui nel suo rifiuto. Ricordiamo che il Dirigente Scolastico
dell'Ipssar "F.P. Cascino" di Palermo, dopo aver sospeso ingiustamente
il prof. Lazio per due giorni con trattenuta dello stipendio e
perdita della carta docenti, si era rifiutato di consegnare all'Avv.
Miceli la documentazione necessaria per poter ricorrere al giudice del
lavoro, con l'unico obiettivo di allungare l'iter burocratico e
sfiancare il prof. Lazio, già duramente provato dalla sanzione.
Nonostante i nostri continui appelli all'USR Sicilia e all'USP Palermo,
affinchè intervenissero per intimare al dirigente scolastico la
consegna di atti pubblici che tutte le amministrazioni dovrebbero
rendere disponibile immediatamente, siamo stati costretti a rivolgersi
al TAR di Palermo per avere giustizia e vederci riconoscere il
sacrosanto diritto a ricevere tutta la documentazione richiesta, con
una dura sconfitta per l'avvocatura dello Stato che difendeva il
Dirigente Scolastico.
Il TAR di Palermo non solo ha accolto tutte le nostre tesi, ma ha
nominato un commissario ad acta nella persona del Dirigente del
Dipartimento Istruzione e Formazione Sicilia, condannando la
controparte al pagamento delle spese processuali e degli onorari di
causa.
Un vittoria su tutti i fronti, che getta un ombra sull'operato del
Dirigente Scolastico, in quanto intima alla stessa Dirigente Scolastica
la consegna dei file-log per verificare la pubblicazione di una
specifica circolare sul sito (protocollata in una data e pubblicata sul
sito dell'istituto due mesi dopo circa), l'elenco progressivo dei
documenti protocollati in quella stessa data, la consegna di tutti i
fogli firme dal 1 settembre 2016, tutti documenti che erano stati
rifiutati al prof. Lazio e all'avvocato Miceli.
Stiamo affrontando come USB una dura lotta per difendere il prof.
Lazio, con l'aiuto della bravissima Avv. Beatrice Miceli, nel totale
silenzio delle altre organizzazioni sindacali che non vogliono esporsi
pubblicamente, ma speriamo che primo o poi lo facciano, in difesa di
lavoratori che vivono una situazione insopportabile, come testimoniato
dalla circolare che obbliga i docenti quasi a "pernottare" a scuola in
occasione degli scrutini finali (come USB siamo stati gli unici a
denunciare, diffidare e pubblicare la circolare con cui il dirigente
scolastico intima a tutti i colleghi di presentarsi alle 8.00 e alle
14.30 in aula magna, indipendentemente dalla calendarizzazione del
proprio scrutinio).
Come non dimenticare, le richieste, a cui il Dirigente Scolastico non
ha mai dato risposta, in cui la RLS dell'istituto denuncia la
lavorazione di carni, non acquistate dalla scuola, all'interno delle
cucine dell'alberghiero (tutti atti che USB ha inviato all'USR Sicilia
e all'USP Palermo). Richieste che sono costate al prof. Lazio un'altra
dose di "pervicace attenzione" e un ulteriore sanzione di un giorno con
trattenuta dello stipendio.
L'USB da cinque mesi chiede l'invio degli ispettori nella scuola, ma
USR Sicilia e AT Palermo sono chiusi in un silenzio assordante, ci
auguriamo che in presenza di una sentenza che condanna senza repliche
il Dirigente Scolastico, commissariandolo, finalmente si possa
intervenire per fare chiarezza su una gestione i cui contorni sono
chiari a tutti, tranne all'ex-provveditore di Palermo, al direttore
generale dell'USR Sicilia e ai sindacati rappresentativi (di chi? di
cosa?).
palermo.scuola@usb.it