
È stato per me un fratello più che un collega ed è in questo modo che lo ricordo.
Nonostante il dolore per la sua perdita che priva la scuola italiana e la città di Paternò di un grande uomo, sono certo che non è affatto scomparso così come comunemente siamo abituati ad intendere, perché la Coscienza, come lui stesso ben sapeva dagli studi di fisica quantistica, è ovunque, ossia non è locale e di conseguenza è dappertutto, immortale ed imperitura e dunque egli in un certo modo è sempre tra noi.
Un abbraccio fraterno.
Marcello Castroreale