
Le materie
I crediti potranno essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario o dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Si potranno acquisire per modalità telematica un massimo di 12 crediti. Sei crediti dovranno necessariamente essere acquisiti in ciascuno di almeno tre di questi ambiti disciplinari: 1) pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; 2) psicologia: 3) antropologia; 4) metodologie e tecnologie didattiche. Potranno essere riconosciuti anche i crediti conseguiti nell’ambito di master, dottorati di ricerca, scuole di specializzazione. Si tratta di «un nuovo modello di reclutamento e formazione iniziale che punta ad evitare che si formino nuove sacche di precariato, ad offrire orizzonti temporali certi e un percorso chiaro fra concorso e immissione in ruolo alle giovani e ai giovani che vogliono insegnare, e a garantire l’elevata qualificazione del percorso di formazione delle future e dei futuri docenti», commenta Fedeli.
La fase transitoria
In fase di prima attuazione delle novità, per favorire le studentesse e gli studenti in questo periodo transitorio, il numero degli esami riconosciuti presso i diversi settori scientifico-disciplinari è stato molto ampliato. Col tempo, la platea verrà probabilmente ristretta. La fase transitoria guarda anche a chi già insegna da tempo: il requisito del possesso dei 24 crediti non è previsto per i docenti già abilitati e quelli che, pur non essendolo, hanno comunque maturato almeno tre anni di servizio come supplenti.
Valentina Santarpia
Corriere della sera