L'area su cui
attualmente l'abitato di Valguarnera
sorge si deve alla costante frequentazione
preistorica del suo territorio, si sa di certo che circa settemila anni
fa, durante la cultura neolitica le
diverse grotte furono abitate dall'Uomo, come dimostarto dai
rinvenimenti di frammenti ceramici
del periodo di stentinello, fino ai siculi. In età storica il sito fu
frequentato dai Greci che cinsero
l'abitato con mura ( questo sistema difensivo è ancora oggi ben
visibile) in quanto fortezza della
vicina città di Rossomanno, dai Romani come sede di diverse mansiones e
ville testimonionate da
rinvenimenti di frammenti ceramici. Numerose anche le testimonianze dei
periodi successivi
Binzantino e Medievale.
È difficile stabilire l'epoca della fondazione di Valguarnera. Quel che
è certo e che alcuni storici
locali sono concordi nel far risalire le sue origini alla venuta dei
siculi in Sicilia nell'anno 1450 a.C
e che fosse chiamata Caripa (questo toponimo si riscontra per la prima
volta in un itinerario stradale
dell'Anonimo Ravennate del VII sec. a.C. Intitolato cosmografia desunto
da archetipi più antichi) e
poi nel corso dei secoli volgarizzato in Caropipi (quest'ultimo
toponimo si ritrova in Bartolomeo
Muscia nel 1296). Questo casale si formò sulla strada Siracusa Termini
Il Casale di Caropepe nell'XIII secolo, esisteva come caropepe soprano
che si distingueva da
caropepe sottano, due piccole borgate entrambe fortificate, fino al
1626 quando Francesco
Valguarnera del Caretto assunse il titolo di Principe di Valguarnera.
Così nel 1627 la terra di
Caropipi col nome di Valguarnera comincia ad avere vita propria , ma
sempre come città baronale.
Aspetto monumentale
L'aspetto munimentale del paese è dato principalmente da alcuni palazzi
e dalle numerose chiese,
ognuna delle quali custodisce opere d'arte.
I musei
Nel panorama della valorizzazione del patrimonio culturale materiale e
immateriale l'attenzione
riposta da alcuni giovani valguarneresi membri dell'Associazione
Valguarneresi nel Mondo e del
Club per l'UNESCO di Enna ha un significato particolarmente importante
perchè avviene in un
momento di attenzione e riconoscimento della rilevanza del patrimonio
etnoantropologico di
Valguarnera Caropepe, testimoniato dalla creazione di due realtà
museali, il Museo Etno
antropologico e dell'Emigrazione Valguarnerese e dalla Casa Museo
Caripa, come strumenti di
conoscenza, memoria e diffusione di usi e costumi tradizionali ma anche
come opportunità per lo
sviluppo di un turismo sostenibile.
Questi musei rappresentano i "contenitori" più autentici della storia
di Valguarnera, in essi si
trovano gli oggetti della storia e dell'identità dei valguarneresi,
caratterizzate dal duro lavoro nei
campi e nelle miniere, dalla fatica domenstisca quotidiana, dai viaggi
della speranza.
Il Museo Etno Antropologico e
dell'Emigrazione
Il 24 agosto 2010 è stata formalizzata un intesa tra il Comune di
Valguarnera e l'Associazione
Valguarneresi nel Mondo, che ha dato vita presso il novecentesco
Palazzo Prato, ad un museo Etno
Antropologico e dell'Emigrazione Valguarnerese.
Con il museo si recuperano e si conservano gli oggetti che hanno fatto
parte della comune storia e
della vita quotidiana di intere generazioni di Valguarneresi costrette
in passato (e non solo), come la
maggior parte delle comunità siciliane, ad una vita difficile e piena
di fatiche, ma certamente e per
questa dignitosa, non può essere dimenticata.
Gli attrezzi e gli oggetti del lavoro nei campi, nelle miniere, nella
vita domestica, l'emigrazione, per
tutto quello che rappresentano dal punto di vista culturale, di
appartenenza all'uomo, vanno nel loro
vero significato mantenuti e trasmessi non come oggetti, ma come
valori.Per questo l'Associazione Valguarneresi nel Mondo si pone
l'obbiettivo di tramandare questi valori
alle generazioni future, perchè un popolo, una
comunità, che non conosce o, peggio, perde le
proprie radici, perde inesorabilmente la propria identità.
La Casa Museo Caripa
La Casa Museo Caripa è ospitata nel centro storico del paese di
Valguarnera Caropepe, in un
edificio risalente al Medioevo ( una delle torri di controllo posta a
difesa della Porta di Piazza) nei
pressi della Chiesa del Purgatorio. La Casa illustra la storia
personale, locale e i cambiamenti
sociali, usanbdo un linguaggio che è comprensibile a tutti, il
linguaggio della vita, attraverso un
percorso espositivo in cui i vari oggetti diventano soggetti di
communicazione viva ed attiva, così
come lo sono stati un tempo.
All’interno della Casa Museo Caripa sembra che il tempo si sia fermato.
I vari ambienti si trovano
disposti su tre livelli e il percorso ha inizio dai catoji del piano
terra, per poi proseguire nel piano
superiore dove trovano posto il salone e la stanza da letto. Al livello
superiore si potranno ammirare
in tutto il loro splendore la cucina a legna, completa di forno e di
una piccola dispensa, la sala da
pranzo con l’immancabile credenza ed il frigorifero ricavato nella
parete, ancora oggi funzionante.
Ogni ambiente è curato nei minimi particolari con gli utensili, i
componenti di arredo e gli strumenti
in uso decenni fa, che conservano ancora intatto tutto il loro fascino.
E’ una casa Museo che espone
la storia locale, i costumi e le tradizioni di un tempo.
Alla scoperta del territorio
L'Associazione Valguarneresi nel Mondo offre al visitatore anche la
possibilità di visitare luoghi
incantevoli e ricchi di storia dai quali Valguarnera è circondata.
•
Il Castello di Pietratagliata dei
Gresti, edificato su uno sperone roccioso che in epoca
preistorica costituiva una diga silicea naturale.
• Le Miniere di zolfo di Floristella
e Grottacalda, due siti che testimoniano la vita faticosa
dei minatori, quanto di più triste e di più pericoloso vi sia tra i
lavori dell'uomo.
• L'antica città di Rossomanno,
che sorge su un monte dagli orizzonti spaziosi, dall'aria
purissima ma ancora oggi pieno di antiche memorie che risalgono periodo
siculo ellenico.
Del periodo medievale sono ancora oggi visibili i ruderi del Castello
degli Uberti e un
romitorio con la sua chiesa.
• I siti rupestri.
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