Studenti, quindi giovani cittadini di oggi e di domani,
che grazie ai progetti di alternanza-lavoro scoprono anche come
funziona una città, come si può e si sta evolvendo la mobilità,
passando dai vecchi modelli, quelli che riempivano (e riempono) le
strade e le piazze di auto e di fumi inquinanti, ai modelli
ecosostenibili, alle formule green che stanno alla base dei nuovi
servizi pubblici efficienti e funzionali. Così gli studenti della 3L
Elettronica dell'Iti Marconi, l'istituto diretto dal preside, ing. Ugo
Pirrone, sono stati passeggeri interessati e molto curiosi, della
Metropolitana di Catania, una realtà che è cresciuta negli ultimi anni
grazie alla conclusione di importanti lavori che hanno consentito di
inaugurare tratte strategiche per il trasporto in città, dalle aree
della circonvallazione, in particolare, verso il centro storico e
commerciale e verso la stazione ferroviaria e l'area del lungomare. A
guidare i ragazzi, accompagnati dalla professoressa Lucia Andreano, che
nell’ambito del progetto di Impresa Simulata “Controllo dei Servizi pubblici a Catania”
per l’alternanza scuola/lavoro con la Amt, ha voluto dedicare una parte
allo studio dei trasporti metropolitani, è stato il responsabile
esercizio della Ferrovia Circumetnea, l'ing. Sebastiano Gentile.
L'incontro si è svolto, ovviamente, a bordo delle vetture della Metro
catanese, dalla stazione Milo alle stazioni San Giovanni, Stesicoro e
Galatea. E durante il percorso l'ing. Gentile ha anche fatto una rapida
cronistoria della Circum, partendo dall'inaugurazione del 1999 per
arrivare alla realtà oggi operante e ai tanti progetti per il futuro.
Gli studenti, molti dei quali assidui fruitori del servizio pubblico a
Catania, compresa la metro ovviamente, hanno mostrato grande interesse
ed attenzione per questo incontro inserito nel più vasto progetto di
Impresa Simulata per lo studio della viabilità della città.
Tante le domande poste, tra una stazione e l'altra, all'ing. Gentile:
quali sono stati i problemi di realizzazione in una città che presenta
un sottoterra lavico? Quali i problemi con la vicinanza al mare e
quindi con le falde marine? Quali quelli relativi alla profondità degli
scavi per motivi archeologici? Perché il progetto è stato così
difficile da realizzare e quali sono le previsioni di completamento.
“È un progetto molto impegnativo – ha spiegato l'ing. Gentile - a cui
noi teniamo moltissimo perché crediamo che sia risolutivo di tanti
problemi della nostra città. Avere una metro che funzioni bene, che
serva tutta la città, che possa arrivare sino all’aeroporto e che sia
collegata con gli altri servizi urbani è il nostro obiettivo. Noi
crediamo in questo progetto e i giovani sono il nostro futuro. La
metropolitana serve e aiuta anche il turismo, ma i nostri frequentatori
più assidui siete voi, gli studenti. L’uso della metro è un fatto di
cultura e a noi interessa diffondere il più possibile una cultura dei
trasporti e della mobilità che sia moderna, rispettosa dell'ambiente in
cui viviamo e adatta ad una città del futuro”.
Lucia Andreano (addetto stampa
Marconi)