Ancora una volta, una delegazione di quattro studenti e due docenti (in questo caso le prof.sse di lingua inglese Letizia Racito e Stefania Santoro) ha rappresentato l'Istituto in un contesto europeo vivendo per una settimana quali cittadini di un altro Paese con l'obiettivo di conoscerne e comprenderne la realtà sotto diversi punti di vista:educativo,scolastico, universitario e post universitario,economico,lavorativo, imprenditoriale.
Molto intenso il programma di attività approntato per l'occasione dal coordinatore inglese del progetto, il prof.Graham Heskethe dal suo team, costituito, tra gli altri, dai colleghi Tim Ramsay e Ina Gironne, che hanno previsto anche un momento di socializzazione e condivisione fra studenti, docenti e famiglie ospitanti con una bella serata dedicata ad un quiz di cultura generale.
I convenuti da ogni parte d'Europa sono stati accolti a Newport, antico borgo dell'Essex inglese,collocato strategicamente fra Londra e Cambridge,ricco di case storiche (alcune risalenti perfino al periodo Tudor) e sede della scuola ospitante, laJoyce Frankland Academy,rinomata istituzione scolastica fondata nel 1588 e oggi diretta dal Prof. Gordon Farquhar. Il borgo sorge nei pressi di Saffron Walden, tipica cittadina inglese che gli studenti hanno perlustrato in lungo e in largo partecipando ad una caccia al tesoro alla scoperta degli angoli più suggestivi del centro storico, non prima di essere stati ricevuti dal sindaco vestito per l'occasione in abito tradizionale.
Di particolare interesse la visita guidata della scuola con i suoi molti padiglioni immersi nel verde, la biblioteca, i laboratori attrezzati, la sala cucine, e gli impianti sportivi interni ed esterni, il tutto mostrato con orgoglio dagli studenti dell'istituto, gli stessi che hanno presentato ai compagni europei il sistema scolastico-educativo nazionale.
Non poteva mancare una visita alla città di Londra, rinomata capitale del Regno Unito, di cui abbiamo potuto ammirare i monumenti principali attraversando la città in direzionePalazzo di Westminster, prestigiosa sede del Parlamento inglese. Con le sue splendide sale ricche di storia, fra cui le celeberrimeHouse of CommonseHouse of Lords, il palazzo ha incantato tutti. Impressionanti le misure di sicurezza poste in essere qui come in tutti i punti nevralgici della nazione.
Assai interessante anche la visita all'aeroporto di Stansted, uno dei sei aeroporti internazionali dell'area metropolitana di Londra, centro nevralgico dell'economia dell'Essex con i suoi 13.000 impiegati. Si stima che gli attuali 25 milioni di passeggeri annui diventeranno 35 milioni nel prossimo quinquennio creando ulteriori 5.000 posti di lavoro. L'imponente piano di sviluppo già messo in atto punta a raggiungere ben 45 milioni di utenti annui creando nuovi collegamenti e realizzando ulteriori infrastrutture. Si tratta di una realtà lavorativa in forte espansione, come dimostra la prossima apertura, nel settembre 2018, di un college dedicato, lo Stansted Airport College, che formerà le figure professionali richieste: personale di bordo (piloti, e assistenti di volo), di terra (ingegneri e addetti alla manutenzione), impiegati nei settori ricezione e ristorazione. Un'occasione d'oro per i giovani di tutta Europa in cerca di occupazione.
Se l'ambiente aeroportuale ha aperto interessanti prospettive lavorative per i nostri ragazzi, sono state, invece, le visite alla splendida città diCambridge,percorsa sotto un tiepido sole primaverile, a rappresentare il maggior numero di opportunità didattiche per i convenuti. Con i suoi 18.000 studenti provenienti da ogni parte del mondo,5.000 fra professori e ricercatori,31 College e 150 fra facoltà,dipartimenti, scuole e istituti, l'Università di Cambridge è fra letop 5 Universities del mondo.
Insieme alCambridge Regional College, first for training and skills, come recita il logo, grazie alle numerose partnerships internazionali (85 in 22 Paesi nel mondo), e alla multinazionale farmaceuticaAstra Zeneca, che proprio a Cambridge annovera il proprio quartier generale, queste istituzioni hanno dato la misura di un ambiente formativo estremamente eterogeneo, dinamico, multietnico, competitivo e soprattutto ancora aperto a tutti nonostante qualche preoccupazione per il futuro dovuta agli esiti della Brexit.
Di notevole impatto anche le attività di workshop realizzate ad Astra Zeneca, oltre che la presenza di sei giovani ricercatori che hanno condiviso la loro esperienza e dato i loro consigli ai nostri allievi. Esplorare più opportunità possibile, diversificare le proprie esperienze, uscire dal proprio ambito territoriale: questi i suggerimenti principali.
Last but not least, la conferenza conclusiva con ospiti di tutto rispetto, fra cui un membro del Parlamento inglese e rappresentanti dell'economia locale (Stansted Airport e Astra Zeneca), ha ulteriormente approfondito i temi già trattati nel corso della settimana: formazione scolastica, universitaria e post universitaria, apprendistato, tirocinio e stage, sistemi di reclutamento lavorativo.
Questa tappa conclusiva del programma Erasmus Plus How it is to live, study and work in a EU Country è risultata particolarmente interessante essendo l'Inghilterra un Paese molto ricco di opportunità, culla peraltro della lingua inglese, da tutti adoperata quale lingua di comunicazione internazionale. Abbiamo vissuto davvero cosa significhi vivere, studiare e lavorare in un altro Paese europeo, come recita il titolo del progetto, efornito interessantissime prospettive ai nostri studenti, estendendo i loro confini personali, umani e culturali.
Quest'area del Regno Unito si contraddistingue, infatti, per le notevoli opportunità di istruzione universitaria rappresentate dalle prestigiosissime Università di Cambridge e Oxford, oltre che per il ricco e variegato panorama di attività di formazione professionale realizzate in ambito aeroportuale (Stansted Airport College), in campo farmaceutico (Astra Zeneca), nei numerosi corsi di formazione offerti dal Cambridge Regional College.
In tre anni di attività internazionali è stata realizzata una vera e propriafull immersionnel mondo della formazione (scuola, università e ricerca) e del lavoro (tirocinio, apprendistato, imprenditoria) all'estero di cui tutti i partecipanti faranno certamente tesoro e chissà che qualcuno dei nostri studenti non riesca a proseguire gli studi proprio nella prestigiosa Università di Cambridge o trovi impiego presso una delle molte imprese locali: sarebbe un bellissimo epilogo a questo progetto.
In fondo è questo il compito della scuola: creare opportunità per i giovani, accendere una luce perché ogni studente possa trovare la propria via. Per dirla con Shakespeare: "We know what we are, but know not what we may be" (Sappiamo quello che siamo, ma non sappiamo cosa possiamo essere).
Stefania Santoro