Cari
radical chic, cari petalosi rossi, carissimi communisti
(bolscevichi contro senso o contro mano scegliete voi) piddini con il
rolex: Sapete perché il decreto "Dignità " tanto voluto dal M5S è
odiato da
Berlusconi e da tutti i padroni (i datori di lavoro sono un'altra
cosa)? Semplice perché è un atto dovuto verso la dignità della gente.
Questa è
la prima vera azione di "sinistra" che tutelerà il popolo. Si, avete
letto bene, di sinistra, quella reale. La prossima (in studio in VII
Commissione Cultura ed Istruzione di
Camera e Senato) sarà quella di cancellare la norma presente nella
"BuonaScuola" che vieta al personale precario (insegnanti e personale
non docente) di lavorare per più di tre anni. Infatti questa legge
tanto voluta da Matteo Renzi, in risposta alla
sentenza europea che imponeva all'Italia di stabilizzare i precari dopo
tre anni di supplenze, invece di aiutare i lavoratori li penalizzerà
gravemente, vietandogli addirittura di continuare ad insegnare non
potendo più accettare supplenze annuali.
Pensate solo per un attimo cosa accadrebbe a settembre 2019 se fosse
ancora in vigore questa norma. Oltre 200mila precari, con anni di
esperienza, non potrebbero più insegnare e cosa accadrebbe nelle scuole
italiane? Classi senza insegnanti fino a gennaio?
La legge chiamata "Buona scuola" è secondo voi di sinistra?
Adesso dai su con le critiche... ma solo dopo aver fatto colazione al
bar del centro storico con cappuccio e brioche (sperando che qualcuno
la paghi al posto vostro) e lettura, come da copione, del quotidiano
dell'ex Scalfari che prende, ancora per poco tempo, il vitalizio
di 5000 euro come ex parlamentare.
La mia è una critica verso chi ha rovinato la sinistra e mi riferisco
ai quadri dirigenti dei partiti di sinistra, nati dopo il PCI compreso
quello diretto dal venditore di pentole.
Adesso Martina ha ancora il teschio in mano dopo l'Assemblea del PD
e continua a ripetere:
"Essere o non essere del PD, questo è il problema: se sia più nobile
d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna,
o prender le virtuali armi contro un mare di Leopolde e combattendo
disperderli.
Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al
cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio delle banche amiche
e della Germania, è soluzione da accogliere a mani giunte?
Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l'ostacolo, quali sogni
possano assalirci in quel sonno renziano quando siamo già sdipanati dal
groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto
prolunga la vita ai nostri tormenti.
Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le
angherie del cazzaro, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del
respinto amore, gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi, i
calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di
mano propria potrebbe saldare il suo conto non votandolo più al
prossimo congresso?
Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il
peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa,
dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun
viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di
sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non
conosciamo?
Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della
determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero.
E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro
naturale corso:
e dell'azione perdono anche il nome... forse avremmo fatto cosa giusta
accettar l'alleato grillino..."
Ovviamente tolgo da ogni responsabilità William Shakespeare.
Buona estate a tutti belli e brutti e in particolare ai radical chic,
ai petalosi rossi, ai communisti (bolscevichi contro senso o contro
mano scegliete voi) piddini con il rolex.
Paolo Latella
Insegnante e giornalista