Ed alla fine -
come accade ormai da oltre un decennio - è arrivata l'attesa Circolare
estiva!
Gli USR hanno inviato ai DS "l'invito" a presentare la disponibilità ad
assumere un incarico di reggenza nelle scuole prive di DS, indicando le
sedi sulla base di alcuni criteri generali. E' la nota che nessun DS, a
parole, dichiara di voler ricevere poichè si troverà di fronte ad un
"dovere" al quale non potrà sottrarsi ai sensi dell'Art. 19 comma 1
lettera b CCNL Area V. E quindi, piuttosto che rischiare una reggenza
d'ufficio NON gradita, un DS si rende disponibile ad una reggenza
GRADITA nell'auspicio di trovare una Istituzione scolastica senza
grandi elementi di complessità e di criticità, con uno staff ben
strutturato e competente, magari nello stesso comune, magari con un
numero limitato di plessi! Nuove responsabilità per i DS sicuramente,
più lavoro anche!
Ma deve essere chiaro a tutti che una reggenza è accettabile ad un DS
per la presenza di Collaboratori all'altezza del compito che lo
coadiuvano e lo collaborano rendendo per un intero anno scolastico una
missione gravosa certamente "sostenibile"!
Ma NESSUNO dichiara tutto questo nei mezzi di informazione! Ed allora
lo diciamo noi Collaboratori di ANCODIS, invisibili allo Stato ed alle
OO.SS. ma visibilissimi ai colleghi docenti, al personale non docente,
agli alunni, ai genitori!
Diciamo chiaramente che il DS reggente subisce anche un grave nocumento
nella sua scuola di titolarità perché viene meno la sua costante
presenza ed il regolare svolgimento della funzione dirigenziale; anche
in questo caso, però, avrà al suo fianco competenti professionisti che
lo rassicureranno con un servizio certamente adeguato al buon andamento
della propria Istituzione scolastica ed al raggiungimento degli
obiettivi programmati.
Questa condizione è ben nota allo Stato, al MIUR, alle OO.SS., alle
Associazioni dei Presidi: ciò che non è riconosciuto ai Collaboratori è
il quotidiano lavoro ed il senso di responsabilità nel "donare" il loro
servizio.
Quasi fosse anche per noi un "dovere d'ufficio" ai sensi di un articolo
del CCNL nel quale, in verità, non ci viene dato neanche uno spazio di
esistenza.
Ed, invece, vogliamo esistere, vogliamo avere riconosciuta una
professionalità acquisita in diversi anni di collaborazione: siamo per
i DS, reggenti e non, la memoria storica delle nostre scuole,
produciamo proposte e suggeriamo ipotesi di lavoro, indichiamo percorsi
e esprimiamo nostre valutazioni, assumiamo responsabilità di gestione,
siamo in servizio quando la gran parte dei docenti è al mare (basta
provare a fare una rapida indagine su 100 I.S.).
Tutto questo - oltre l'attività didattica per moltissimi di noi - è il
nostro lavoro e merita rispetto e considerazione, va riconosciuto e
sostenuto!
Leggere dichiarazioni pubbliche sul lavoro del DS relativo alla
gestione di un numero sempre crescente di plessi, all'organizzazione di
un servizio scolastico certamente complesso e dinamico, gravato spesso
di elementi di criticità e di responsabilità è sicuramente GIUSTO.
Ciò che per noi è INGIUSTO è NON riconoscere pubblicamente chi
collabora e coopera in sinergia ed in sintonia con i DS nella
governance di una scuola: siamo, infatti, alcune decine di migliaia di
docenti (oggi in media 8 per ciascuna Istituzione) che oltre il proprio
orario contrattuale di docenza (26-24-18 ore settimanali di
insegnamento in base all'ordine di scuola ed in grandissima parte senza
esonero) dedicano molto tempo al servizio scolastico (almeno altre 20
ore settimanali). E tra questi in primis l'ex vicepreside oggi 1°
Collaboratore o Collaboratore prevalente (secondo ANP).
Un servizio, gestionale ed organizzativo, che è prodromico per sua
natura a quello didattico, nel complesso chiamato servizio scolastico,
che NON produce effetti nella carriera professionale di ciascuno noi.
Chiediamo semplicemente che il nostro ruolo, le nostre competenze
conseguite in anni di collaborazione, non si disperdano ed abbiano quel
meritato riconoscimento giuridico e contrattuale che da più parti a
parole viene condiviso ma che pochi sostengono con la giusta
determinazione.
Ci sembra una richiesta legittima e coerente con quanto DONIAMO alle
nostre scuole ogni giorno e da molti anni. Ed ancora - per un altro
anno scolastico - saremo in prima linea, in alcuni territori meglio
dire in trincea, nell'interesse delle nostre Istituzioni Scolastiche al
fianco dei nostri DS reggenti.
Speriamo che qualcuno finalmente possa accorgersene! Siamo stanchi
dell'indifferenza.....
Rosolino Cicero, Presidente ANCODIS
Palermo
Renato Marino, Presidente ANCODIS
Siracusa
Silvia Zuffanelli, Presidente ANCODIS
Firenze
Cristina Picchi, Presidente ANCODIS
Pisa
Mara Degiorgis, Presidente ANCODIS
Cuneo
Antonella D'Agostino, Presidente
ANCODIS Catania
Carla Federica Spoleti, Presidente
ANCODIS Roma