Nel nostro
territorio i dirigenti scolastici, per essere valutati positivamente,
devono fare in modo che i docenti non boccino gli alunni che hanno poca
voglia studiare. Non è una boutade estiva, lo hanno messo nero su
bianco i gestori dell'Ufficio Scolastico regionale dell'Emilia Romagna
in un decreto dirigenziale emesso nei giorni scorsi, si tratta del "Piano Regionale di Valutazione dei
dirigenti scolastici" (lo alleghiamo
affinché ognuno possa verificare).
Non bocciare gli studenti sfaticati è l'obiettivo principale, infatti è
il primo nell'elenco dei "risultati" che i dirigenti scolastici devono
perseguire per avere una buona valutazione.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e
Piacenza, così commenta: "La mortificazione del ruolo e
dell'autorevolezza del corpo docente è evidente, il fatto che abbiano
emesso un provvedimento di questo genere alla chetichella, in pieno
agosto non è un caso, ecco perché certi dirigenti tendono ad
accontentare sempre di più i genitori "sindacalisti" dei figli che non
rispettano il ruolo e l'autorità degli insegnanti" - continua il
rappresentante dei docenti parmensi e piacentini - il dirigente
scolastico è anche presidente dello scrutinio, con questo provvedimento
è in pieno conflitto di interesse.
A questa stortura- continua - locale va aggiunto che per legge i
dirigenti delle scuole si valutano tra di loro, tanti nuclei di
colleghi che valutano quelli delle altre scuole del territorio; stando
a quanto riscontriamo nelle province di Parma e Piacenza, la politica
dovrebbe porsi il problema circa le determinazioni dei vertici
dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna e trarne le dovute
decisioni".
Gilda Parma e Piacenza
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