
La nostra posizione, ampiamente articolata, era e resta la seguente:
Istituzione di un doppio canale di reclutamento con il 50% dei posti a concorso ordinario ed il 50% dei posti da destinarsi al personale precario, Docente ed Ata abilitato e vincitore di concorso, con l’esclusione della reiterazione dei concorsi e dei percorsi abilitanti per chi è già abilitato e vincitore di concorso. Attribuzione di 12 punti per ogni abilitazione e per ogni anno di servizio maturati. Fase unicamente transitoria che preveda concorsi riservati per i non abilitati non vincitori di concorso. Ripristino del dovere di assumere cittadinanza nella provincia per le supplenze temporanee (non per i contratti annuali), nonché della domanda su massimo tre scuole e dello spostamento in coda alla graduatoria in caso di rifiuto delle supplenze. Conteggio solo degli anni di servizio maturati nelle scuole pubbliche e, nella fase transitoria, eliminazione dal computo nelle graduatorie pubbliche degli anni svolti in scuole private non certificati da busta paga. Chiudere i buchi in organico per vigilanza, sicurezza ed amministrazione: assunzione di tutti i precari Ata con 36 mesi di servizio. Stabilizzazione di LSU ed LPU presso gli Enti Locali.
Stefano d’Errico
Segretario Nazionale Unicobas Scuola & Università