
La cosa che mi ha meravigliato, sempre stando alle cronache, è anche il fatto che nessuna posizione viene presa dai docenti dei ragazzi interessati, schierandosi insieme a loro, in segno di democratica e civile protesta, in attesa che finalmente possano avere la loro aula. Questi docenti vengono pagati dallo Stato, e quindi da noi cittadini, per trasmettere il loro sapere agli studenti, che vengono affidati alla scuola dalle famiglie, non certo per accompagnarli nelle passeggiate e nei tuffi a mare.
Se nei miei 35 anni e passa d'insegnamento nelle scuole pubbliche, mi avessero detto che il mio compito, sin dai primi giorni di scuola, era di accompagnare ogni giorno gli allievi fuori dal plesso scolastico, e non quello di entrare in una classe e insegnare la mia materia, non solo avrei veemente protestato ma avrei anche intrapreso una serie di azioni legali, dal momento che mi veniva impedito di svolgere il lavoro per il quale venivo pagato. In questa brutta vicenda, invece, mi pare che anche da questo punto di vista, tutto taccia e nessuno dei docenti, almeno per quanto è dato sapere, si sia ancora pronunciato.
Concludendo, esprimo l'augurio che con l'intervento della direzione scolastica regionale della Campania e, se necessario, dello stesso ministro dell'istruzione, a seguito delle giuste e sacrosante proteste degli studenti interessati e delle loro famiglie, questa emblematica vicenda possa concludersi nel migliore dei modi, consentendo, in tempi rapidi, che gli studenti interessati possano finalmente, seppure con qualche giorno di ritardo, cominciare a fare lezione nelle aule che avrebbero già dovuto essere a loro assegnate.
Gennaro Capodanno
Presidente Comitato ex allievi liceo Sannazaro - Napoli
Presidente Comitato Valori collinari