
Colpisce della lettera la ragione che è a fondamento del ricorso: non tanto le distanze tra le scuole, il numero dei plessi, la fatica connessa al doppio incarico, ma la tutela della propria dignità, umana e professionale, lesa dalla attribuzione plurima di scuole, seppur legittima dal punto di vista contrattuale. «L'ho fatto - scrive la dirigente - per impossibilità a fare bene il lavoro di cura, di gestione, di governo che mi viene affidato. E l'ho fatto per la dignità. La dignità di tutti i presidi che amano il proprio lavoro».
Un appello, consapevole e chiaro, attuato per la via giurisdizionale, in difesa del valore del proprio compito direttivo e la richiesta di essere messa nella condizione di poterlo agire: il compito di esercitare una direzione autenticamente formativa, oltre che gestionale ed organizzativa, a fronte della evidente emergenza educativa in atto.
Una direzione delle scuole che continua, anche quest'anno, ad essere in forte sofferenza a causa di ritardi e scelte non funzionali.
E questo non è, appunto, dignitoso.
Riteniamo, per questo, necessario che il Governo italiano affronti le seguenti scelte:
- disporre subito l'esonero totale dal servizio ai docenti vicari dei dirigenti titolari nelle scuole di reggenza, come ha recentemente annunciato il Ministro Bussetti;
- introdurre, non oltre la fine di novembre, una modifica legislativa delle procedure del Concorso per dirigenti scolastici in corso di svolgimento, in modo da concludere con certezza le nomine nell'agosto 2019;
- predisporre gli atti formali per bandire un nuovo concorso per i posti di dirigente scolastico che saranno necessari già dal settembre 2019 e nel seguente anno;
- reintrodurre l'istituto dell'incarico annuale di direzione scolastica a docenti esperti sulle sedi vacanti, all'interno di un processo normativo di revisione del ruolo e dei compiti della dirigenza scolastica;
- garantire a livello territoriale dimensionamenti delle istituzioni scolastiche con numeri mai superiori a mille alunni, così da renderle funzionali alla creazione di adeguate comunità di apprendimento.
La dignità, dei presidi, dei docenti e degli studenti, è un bene troppo prezioso!
Ufficio stampa DiSAL