Il divulgatore
più amato della tv sta girando una puntata del programma "Meraviglie"
per Rai1. Riprese al Monastero dei Benedettini tra l'entusiasmo degli
studenti.
Lo hanno atteso davanti al portone, lo hanno inondato di foto, selfie e
libri da autografare. Alberto Angela,
il divulgatore più amato della tv, è a Catania per girare una puntata
del suo programma “Meraviglie” e gli studenti del Monastero dei
Benedettini lo accolgono come una rockstar. Il celebre conduttore che
racconta la grande bellezza del nostro Paese, che con eleganza e
passione riesce a contagiare l’emozione della scoperta anche ai
ragazzi, sta realizzando in questi giorni una puntata tra i crateri
dell’Etna, dove ha girato questa mattina, e Catania, con un passaggio
anche a Randazzo. Massimo riserbo sulle riprese, ma nella puntata
potrebbero esserci anche altri luoghi simbolo della città. “Meraviglie,
la penisola dei tesori”, che l’anno scorso ha ottenuto più di 4 milioni
di spettatori, tornerà in onda su Rai1 dal 4 gennaio.
Centinaia di studenti, armati di
entusiasmo e telefonini, appiccicati alle vetrate lo hanno
seguito da lontano mentre girava nei chiostri venerdì e sabato scorsi.
SuperAlberto, disponibile e sorridente, si è fermato a salutare e a far
foto che ora dilagano sul web. «Sono la persona più felice del mondo -
scrive m_mariarita su Instagram - Ho incontrato un uomo che seguo e
ammiro fin da piccola, da cui ho imparato tanto e che è un punto di
riferimento da sempre, lo è adesso per i miei studi e lo sarà per il
mio futuro.
Sono grata a lui perché con il suo lavoro rende la cultura accessibile
a tutti». «Quando l’intelligenza e la cultura sono al servizio della
gente - commenta un altro ragazzo - ecco che si riconoscono le grandi
persone». «In una nazione intorpidita e in netta regressione culturale
e mentale, invasi da pattume televisivo e musicale - aggiunge
@strange_2108king - quest’uomo con i suoi programmi, i suoi modi di
rendere le nozioni alla portata di chiunque, sta combattendo una
battaglia fondamentale contro ignoranza e amnesie storiche».
«Da qualche mese Officine culturali e
Disum hanno dato una mano per sopralluoghi e scambi di
informazioni sui contenuti del sito. L’università si è messa pienamente
a disposizione - racconta Francesco Mannino, presidente di Officine
culturali - Il set è blindato, è una vera produzione cinematografica,
con uno staff di trenta persone. Professionalità straordinaria e grande
rispetto dei luoghi. Alberto Angela? Ha mostrato un’umanità profonda.
Con i ragazzi ha parlato, ha chiesto informazioni, li ha incoraggiati.
Erano centinaia e non ha negato un selfie a nessuno. Una bella persona».
di Ombretta Grasso "LaSicilia" del
15/12/2019