
L’Istituto “Calvino” scuola Polo per l’Inclusione per la provincia di Catania, guidato dal dirigente Salvatore Impellizzeri, ha organizzato i corsi che saranno completati nel mese di novembre Nella provincia di Catania sono stati attivati n. 19 corsi distribuiti sulle 5 scuole polo per la formazione dei diversi ambiti della provincia di Catania e molti sono i collaboratori scolastici partecipanti di nuova nomina, provenienti dalle cooperative che gestivano il servizio di pulizia nelle scuole.
Il corso prevede oltre i riferimenti al quadro normativo dei diritti e doveri del collaboratore scolastici, interventi formativi sulla disabilità, igiene della persona, primo soccorso, accoglienza, relazionalità e benessere affettivo.
L’interesse e la partecipazione dei corsisti sono stati molto apprezzati dai relatori e tra le domande che sembra opportuno evidenziare è il coinvolgimento del personale ATA e dei collaboratori scolastici alla progettualità della scuola.
“Come facciamo a collaborare se non conosciamo quel che la scuola progetta ?”
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola” che elabora il Collegio Docenti in linea con l’Atto d’indirizzo del Dirigente, alla luce del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, approvato poi dal Consiglio d’Istituto, dovrebbe essere noto a tutto il Personale che lo realizza nel corso dell’anno .
Solo uno dei collaboratori ha dichiarato di aver ricevuto il PTOF dal suo dirigente, gli altri, invece, hanno preso consapevolezza dell’importanza del documento da leggere e comprendere per dare significato e corresponsabilità ai compiti da eseguire.
Non sono sufficienti l’azione, il servizio, la pulizia, l’apertura e la chiusura, ma se questi gesti sono supportati da una consapevolezza di finalità e obiettivi progettuali, tutto questo garantisce efficacia ai risultati conseguiti.
Nella scuola, comunità educante, questo gesto di attenzione e di coinvolgimento dei collaboratori è un loro diritto che sollecita il dovere di cooperare, ciascuno per il proprio ambito e settore, alla costruzione dell’azione educativa e formativa, li coinvolge nel sentirsi coprotagonisti nel processo educativo, in quanto “tutti coloro che operano a scuola sono educatori” e testimoni di valori, con l’esemplarità del comportamento, del senso del dovere e del servizio attivo per far crescere la scuola e garantire una specifica identità.
Come i docenti, anche i collaboratori, opportunamente coinvolti, diventano così “azionisti” nell’impresa educativa della scuola e ciascuno investe la propria dimensione di umanità, di capacità e competenze contribuendo attivamente al processo di qualità che la scuola tende a conseguire.
Giuseppe Adernò