Il
piacere disinteressato per la lettura e la capacità di indagare sui
sentimenti
umani aprono scorci dell’anima sconosciuti che il trambusto della
quotidianità
interrompe. Lo sanno bene gli studenti del liceo “G. Lombardo Radice”
di
Catania che, venerdì 3 maggio, hanno partecipato alla quattordicesima
edizione
del progetto del Miur “Maggio dei libri”.
“Liberi
di leggere” il tema scelto quest’anno e affrontato attraverso la
lettura
del romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino che,
da punti di vista differenti, hanno analizzato i relatori Massimo
Schilirò – docente di Letteratura italiana contemporanea
all’Università di Catania – e Ivana Zimbone, giornalista e
consulente di comunicazione. A progettare,relazionare ed
inserire in
piattaforma nazionale il nostro liceo è stata la
professoressa Marcella
Labruna, docente referente del progetto, e Concetta Mosca,
dirigente dell’istituto.
Online
e in presenza gli studenti – supportati dai professori Ascanio, Barone,
Caiola,
Caputo, Labruna, Macro, Piazzese, Schirò, e Spina– si sono
confrontati sulla lettura dell’originale opera calviniana, esempio per
antonomasia della letteratura postmoderna, in cui Lettore e
Lettrice si ritrovano a leggere ben dieci storie interrotte di
personaggi che
ricalcano tanto dei punti di vista sulla letteratura, quanto dei modi
d’essere.
La prima lettura, senza una fine a causa di un refuso d’impaginazione, spinge i due protagonisti ad andare alla ricerca della sua conclusione: è proprio la curiosità in sé a consentire loro di affrontare gli incipit di altri dieci romanzi mai terminati.
Tutte
le storie sembrano interrompersi sul più bello, per motivi di volta in
volta
differenti: gli errori della casa editrice, il suicidio dell’autore, la
suddivisione delle pagine tra diversi lettori, le false traduzioni di
un
impostore, il furto, il complotto di un traduttore e così via.
I racconti sospesi, alla fine del romanzo, vengono rintracciati
all’interno di
una lista di libri non disponibili di una biblioteca; insieme, compiono
una
frase di senso compiuto, l’inizio di un nuovo romanzo.
L’impossibilità
di leggere un racconto ordinato e completo non interrompe, di fatto, né
l’opportunità di una ricerca di senso da parte del
lettore, né
la vita quotidiana di quest’ultimo che, in conclusione, sposa la sua
Lettrice,
la sua compagna d’avventure e di letture Ludmilla, scegliendo così il
proprio
lieto fine.
L’esistenza
non è altro che una continua ricerca di significati
personali all’interno di una realtà impossibile da
leggere oggettivamente, in cui il desiderio di autodeterminazione si
scontra
con limiti interni ed esterni. A dirlo è lo stesso Calvino che, tra le
righe,
svela il senso del suo romanzo: “Lei
crede che ogni storia debba avere un principio e
una fine? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire:
passate tutte
le prove, l'eroe e l'eroina si sposavano oppure morivano. Il senso
ultimo a cui
rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita,
l'inevitabilità della morte”.
Ai
giovani e anche a noi ai meno giovani,
l’opportunità di interpretare, in un orizzonte infinito di possibilità,
la
propria esperienza nella vita che ci rende “liberi di leggere”.
L'occasione
ha costituito un momento nel quale
fermarsi a pensare alla riconquista ,a volte dolorosa,di un'identità,
anche
linguistica, da parte di chi ama la lettura, a prescindere da quale sia
la
predisposizione e o inclinazione personale.
Gli
interventi degli studenti provenienti da
tutti gli indirizzi e classi, hanno delineato la curiosità di
avventurarsi in
universi più o meno familiari, per interrogarsi sulle proprie
ambizioni, paure
e passioni, riconoscendosi nelle parole dello scrittore, parteggiando
per
questo o quel personaggio.
I
libri, hanno sottolineato gli studenti, inoltre,
sono per antonomasia finestre su tutto ciò che è “altro” da se stessi,
occasioni uniche per andare al di là della sfera personale, privata,
e scoprire
gli altri: persone a noi vicine o sconosciuti, lingue e culture
differenti, come le mobilità Erasmus e il processo di
internazionalizzazione
che il nostro liceo promuove da anni.
La referente per Libriamoci e Maggio dei libri professoressa Marcella Labruna