In quest’articolo racconteremo
dell’indimenticabile esperienza dello Scambio culturale con il
Lycée
Buffon di Parigi, che ha segnato i cuori della classe 4D e di
alcuni alunni
della 5E del Liceo Classico Europeo
Convitto
Nazionale “Mario Cutelli”.
Ricordiamo ancora perfettamente il momento in cui la nostra professoressa ci ha comunicato i nomi dei nostri corrispondenti e ci ha fatto mettere in contatto con loro.
Nelle settimane successive, nelle nostre menti sono sorte diverse domande: “Ci troveremo bene con i nostri compagni francesi? Saranno simpatici? Sarà facile comunicare?”. Quando l’aereo proveniente da Parigi è atterrato, tutte le nostre preoccupazioni si sono alleviate. Già dalla prima sera abbiamo avuto modo di conoscere meglio i nostri corrispondenti, incontrandoci in un bar in centro città.
Ci siamo subito trovati a nostro agio e sono presto nate le prime amicizie.
Il giorno dopo, ci siamo incontrati alle Ciminiere e, dopo aver visitato il Museo del Cinema e il Museo storico dello Sbarco in Sicilia, abbiamo pranzato nel nostro Convitto, che ha particolarmente affascinato i nostri nuovi amici. Dopodiché, ci siamo incamminati per le vie del centro storico di Catania. I nostri corrispondenti hanno potuto godere di guide d’eccezione: noi stessi.
L’indomani, mercoledì, è stata una delle giornate più faticose della prima parte dello scambio. Sull’autobus abbiamo fatto conoscere ai parigini la cultura musicale catanese, per la gioia delle professoresse, e, dopo due orette di viaggio, siamo arrivati a Ragusa Ibla. Il nostro ruolo di guide turistiche è stato affidato, per il resto della settimana, al professore D'Antoni che, nonostante la pioggia, ci ha guidato per le vie della città. Nel pomeriggio, invece, ci siamo recati prima al Castello di Donnafugata, perdendoci nel suo labirinto, poi a Modica, dove abbiamo degustato il celebre cioccolato durante l’ora libera che ci è stata concessa.
La sera, tornati a Catania, abbiamo cenato in famiglia, mangiando le specialità della nostra terra.
Il giorno seguente, siamo andati a Messina, dove abbiamo visitato il Museo Regionale Interdisciplinare e, con curiosità e scetticismo allo stesso tempo, ci siamo recati sui luoghi dove sorgerà il Ponte sullo Stretto. Tornati a scuola, abbiamo assistito ad un confronto tra il modello EsaBac francese e quello italiano. La sera, non poteva mancare la cena da "Curtigghiu", piccolo locale che si è ritrovato invaso da un esercito di catanesi e francesi.
Il venerdì è stato uno dei giorni più belli dell’intero scambio, con la visita in mattinata del Teatro greco di Siracusa, dove le nostre compagne Giulia e Francesca hanno recitato una delle scene di "Phèdre” di Jean Racine. Abbiamo poi trascorso le ore pomeridiane in libertà sulla bellissima isola di Ortigia, sulla quale abbiamo vissuto uno dei momenti di maggiore spensieratezza dello scambio. L’ultima tappa della giornata è stata la città di Noto, che abbiamo avuto modo di apprezzare in tutto il suo splendore barocco. La giornata si è infine conclusa con una pizza tra compagni e professori.
ll weekend è stato un’occasione, per i nostri corrispondenti, per condividere del tempo con tutta la famiglia. Per dovere di cronaca, dobbiamo riportare l’amara sconfitta subita a calcio da noi italiani contro la squadra parigina. Per consolarci, quella stessa sera abbiamo organizzato una festa, durante la quale abbiamo avuto la possibilità di stringere ancora di più i rapporti.
Lunedì, giorno del rientro dei francesi, si respirava un’atmosfera completamente diversa.
In mattinata, abbiamo assistito ad una lezione sulla scrittrice catanese Goliarda Sapienza e, successivamente, abbiamo mangiato una torta preparata dal nostro Chef. La giornata è proseguita con la visita al Monastero dei Benedettini che, per la sua bellezza e storia, ha lasciato a bocca aperta non solo i francesi, ma anche noi italiani. Dopo aver pranzato al Convitto, ci siamo recati davanti alla casa di Goliarda Sapienza, per poi visitare la piazza che le è stata dedicata.
E’ risaputo che i momenti felici sono quelli che passano più in fretta. Così, in quello che ci è sembrato un batter d’occhio, ci siamo ritrovati all’aeroporto. Non eravamo ancora pronti per salutare i nostri nuovi amici, ma sapevamo che dopo due settimane li avremmo rivisti, per cominciare una nuova avventura in territorio francese.
FASE PARIGINA DELLO SCAMBIO CULTURALE
Comincia finalmente la seconda parte dello Scambio culturale, con la nostra partenza dall’aeroporto Fontanarossa verso quello di Charles de Gaulle. Una volta accolti dai nostri amici francesi, ci siamo subito dovuti confrontare con quel labirinto che i parigini chiamano metropolitana. Dopo esserci sistemati e aver conosciuto le nostre famiglie ospitanti, ci siamo incontrati in un bar a Montparnasse, nel centro di Parigi.
Il giorno successivo, entusiasti di cominciare la nostra vita parigina, ci siamo recati al Lycée Buffon, dove ci è stata offerta la colazione. La giornata è proseguita con la visita dei Musei Rodin e d’Orsay, che ci hanno particolarmente colpito per il patrimonio artistico che conservano e, soprattutto, per la loro architettura. Dopodiché, siamo arrivati nell’immenso e splendido Jardin du Luxembourg.
Dopo aver passato l’intera giornata a camminare, siamo stati ricompensati da un’abbondante cena in un ristorante. Per concludere, anche se molto stanchi, abbiamo assistito allo spettacolo “L’Abolition des Privilèges”, riguardante i momenti culminanti della Rivoluzione Francese.
La maggior parte del giorno successivo, venerdì, l’abbiamo dedicata alla visita dello splendido Château de Versailles, che ci ha sbalorditi per l’enorme presenza di ornamenti d’oro che ospita.
Il momento del picnic nei magnifici e immensi giardini rimarrà sempre uno dei ricordi più tranquilli e spensierati di questa esperienza. Infine, abbiamo cenato con i nostri amici nel centro di Parigi, mettendo da parte la nostra diffidenza per ogni cucina che non sia quella italiana.
Durante il weekend, abbiamo trascorso del tempo con i nostri corrispondenti. Il sabato mattina abbiamo visitato quasi tutti la Tour Eiffel. La sera, invece, l’intero gruppo si è riunito a casa di un nostro compagno francese per una festa, a causa della quale l’intero vicinato ha dovuto ascoltare musica italiana. Il giorno dopo, abbiamo replicato la partita a calcio della prima parte dello scambio. Nonostante il desiderio di rivalsa di noi italiani dopo l’amara sconfitta di qualche settimana prima, per evitare ulteriori figuracce, abbiamo deciso di mescolare le squadre.
Il lunedì è cominciato con la visita al museo più famoso del mondo: il Louvre, di cui abbiamo solamente visto i capolavori, a causa delle sue dimensioni. Successivamente, ci siamo recati al Lycée Buffon dove, oltre a partecipare ad una lezione con i nostri corrispondenti riguardante la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e l’Italia in generale, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Hugues Duchêne, regista e attore dello spettacolo “L’Abolition des Privilèges”.
La giornata di martedì è iniziata con la visita del pittoresco quartiere di Montmartre, caratterizzata da una “caccia al tesoro” alla scoperta dei punti di rilievo del luogo. Tornati al centro, abbiamo visitato l’Opéra Garnier, per poi recarci alle Galeries Lafayette. Nel tardo pomeriggio, abbiamo assistito alla proiezione del film “Una sterminata domenica”, nell’ambito del Prix Palatine.
Per concludere la giornata, abbiamo organizzato un’ultima uscita tutti insieme.
Mercoledì è stato un giorno colmo di malinconia: nessuno si sentiva pronto a salutare definitivamente i nuovi amici. Non poteva mancare, però, una visita finale all'Hôtel des Invalides, che ospita la tomba di Napoleone, e al Musée de l’Armée.
Infine, dopo aver pranzato al Lycée Buffon, tra pianti e risate, abbiamo lasciato i nostri corrispondenti per dirigerci all’aeroporto.
Non scriveremo commoventi frasi ad effetto per descrivere l’addio, perché si trattava di un Arrivederci…
Tommaso Pistone e Flavio Vinciguerra
Classe 4a D Liceo Classico Europeo
Ricordiamo ancora perfettamente il momento in cui la nostra professoressa ci ha comunicato i nomi dei nostri corrispondenti e ci ha fatto mettere in contatto con loro.
Nelle settimane successive, nelle nostre menti sono sorte diverse domande: “Ci troveremo bene con i nostri compagni francesi? Saranno simpatici? Sarà facile comunicare?”. Quando l’aereo proveniente da Parigi è atterrato, tutte le nostre preoccupazioni si sono alleviate. Già dalla prima sera abbiamo avuto modo di conoscere meglio i nostri corrispondenti, incontrandoci in un bar in centro città.
Ci siamo subito trovati a nostro agio e sono presto nate le prime amicizie.
Il giorno dopo, ci siamo incontrati alle Ciminiere e, dopo aver visitato il Museo del Cinema e il Museo storico dello Sbarco in Sicilia, abbiamo pranzato nel nostro Convitto, che ha particolarmente affascinato i nostri nuovi amici. Dopodiché, ci siamo incamminati per le vie del centro storico di Catania. I nostri corrispondenti hanno potuto godere di guide d’eccezione: noi stessi.
L’indomani, mercoledì, è stata una delle giornate più faticose della prima parte dello scambio. Sull’autobus abbiamo fatto conoscere ai parigini la cultura musicale catanese, per la gioia delle professoresse, e, dopo due orette di viaggio, siamo arrivati a Ragusa Ibla. Il nostro ruolo di guide turistiche è stato affidato, per il resto della settimana, al professore D'Antoni che, nonostante la pioggia, ci ha guidato per le vie della città. Nel pomeriggio, invece, ci siamo recati prima al Castello di Donnafugata, perdendoci nel suo labirinto, poi a Modica, dove abbiamo degustato il celebre cioccolato durante l’ora libera che ci è stata concessa.
La sera, tornati a Catania, abbiamo cenato in famiglia, mangiando le specialità della nostra terra.
Il giorno seguente, siamo andati a Messina, dove abbiamo visitato il Museo Regionale Interdisciplinare e, con curiosità e scetticismo allo stesso tempo, ci siamo recati sui luoghi dove sorgerà il Ponte sullo Stretto. Tornati a scuola, abbiamo assistito ad un confronto tra il modello EsaBac francese e quello italiano. La sera, non poteva mancare la cena da "Curtigghiu", piccolo locale che si è ritrovato invaso da un esercito di catanesi e francesi.
Il venerdì è stato uno dei giorni più belli dell’intero scambio, con la visita in mattinata del Teatro greco di Siracusa, dove le nostre compagne Giulia e Francesca hanno recitato una delle scene di "Phèdre” di Jean Racine. Abbiamo poi trascorso le ore pomeridiane in libertà sulla bellissima isola di Ortigia, sulla quale abbiamo vissuto uno dei momenti di maggiore spensieratezza dello scambio. L’ultima tappa della giornata è stata la città di Noto, che abbiamo avuto modo di apprezzare in tutto il suo splendore barocco. La giornata si è infine conclusa con una pizza tra compagni e professori.
ll weekend è stato un’occasione, per i nostri corrispondenti, per condividere del tempo con tutta la famiglia. Per dovere di cronaca, dobbiamo riportare l’amara sconfitta subita a calcio da noi italiani contro la squadra parigina. Per consolarci, quella stessa sera abbiamo organizzato una festa, durante la quale abbiamo avuto la possibilità di stringere ancora di più i rapporti.
Lunedì, giorno del rientro dei francesi, si respirava un’atmosfera completamente diversa.
In mattinata, abbiamo assistito ad una lezione sulla scrittrice catanese Goliarda Sapienza e, successivamente, abbiamo mangiato una torta preparata dal nostro Chef. La giornata è proseguita con la visita al Monastero dei Benedettini che, per la sua bellezza e storia, ha lasciato a bocca aperta non solo i francesi, ma anche noi italiani. Dopo aver pranzato al Convitto, ci siamo recati davanti alla casa di Goliarda Sapienza, per poi visitare la piazza che le è stata dedicata.
E’ risaputo che i momenti felici sono quelli che passano più in fretta. Così, in quello che ci è sembrato un batter d’occhio, ci siamo ritrovati all’aeroporto. Non eravamo ancora pronti per salutare i nostri nuovi amici, ma sapevamo che dopo due settimane li avremmo rivisti, per cominciare una nuova avventura in territorio francese.
FASE PARIGINA DELLO SCAMBIO CULTURALE
Comincia finalmente la seconda parte dello Scambio culturale, con la nostra partenza dall’aeroporto Fontanarossa verso quello di Charles de Gaulle. Una volta accolti dai nostri amici francesi, ci siamo subito dovuti confrontare con quel labirinto che i parigini chiamano metropolitana. Dopo esserci sistemati e aver conosciuto le nostre famiglie ospitanti, ci siamo incontrati in un bar a Montparnasse, nel centro di Parigi.
Il giorno successivo, entusiasti di cominciare la nostra vita parigina, ci siamo recati al Lycée Buffon, dove ci è stata offerta la colazione. La giornata è proseguita con la visita dei Musei Rodin e d’Orsay, che ci hanno particolarmente colpito per il patrimonio artistico che conservano e, soprattutto, per la loro architettura. Dopodiché, siamo arrivati nell’immenso e splendido Jardin du Luxembourg.
Dopo aver passato l’intera giornata a camminare, siamo stati ricompensati da un’abbondante cena in un ristorante. Per concludere, anche se molto stanchi, abbiamo assistito allo spettacolo “L’Abolition des Privilèges”, riguardante i momenti culminanti della Rivoluzione Francese.
La maggior parte del giorno successivo, venerdì, l’abbiamo dedicata alla visita dello splendido Château de Versailles, che ci ha sbalorditi per l’enorme presenza di ornamenti d’oro che ospita.
Il momento del picnic nei magnifici e immensi giardini rimarrà sempre uno dei ricordi più tranquilli e spensierati di questa esperienza. Infine, abbiamo cenato con i nostri amici nel centro di Parigi, mettendo da parte la nostra diffidenza per ogni cucina che non sia quella italiana.
Durante il weekend, abbiamo trascorso del tempo con i nostri corrispondenti. Il sabato mattina abbiamo visitato quasi tutti la Tour Eiffel. La sera, invece, l’intero gruppo si è riunito a casa di un nostro compagno francese per una festa, a causa della quale l’intero vicinato ha dovuto ascoltare musica italiana. Il giorno dopo, abbiamo replicato la partita a calcio della prima parte dello scambio. Nonostante il desiderio di rivalsa di noi italiani dopo l’amara sconfitta di qualche settimana prima, per evitare ulteriori figuracce, abbiamo deciso di mescolare le squadre.
Il lunedì è cominciato con la visita al museo più famoso del mondo: il Louvre, di cui abbiamo solamente visto i capolavori, a causa delle sue dimensioni. Successivamente, ci siamo recati al Lycée Buffon dove, oltre a partecipare ad una lezione con i nostri corrispondenti riguardante la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e l’Italia in generale, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Hugues Duchêne, regista e attore dello spettacolo “L’Abolition des Privilèges”.
La giornata di martedì è iniziata con la visita del pittoresco quartiere di Montmartre, caratterizzata da una “caccia al tesoro” alla scoperta dei punti di rilievo del luogo. Tornati al centro, abbiamo visitato l’Opéra Garnier, per poi recarci alle Galeries Lafayette. Nel tardo pomeriggio, abbiamo assistito alla proiezione del film “Una sterminata domenica”, nell’ambito del Prix Palatine.
Per concludere la giornata, abbiamo organizzato un’ultima uscita tutti insieme.
Mercoledì è stato un giorno colmo di malinconia: nessuno si sentiva pronto a salutare definitivamente i nuovi amici. Non poteva mancare, però, una visita finale all'Hôtel des Invalides, che ospita la tomba di Napoleone, e al Musée de l’Armée.
Infine, dopo aver pranzato al Lycée Buffon, tra pianti e risate, abbiamo lasciato i nostri corrispondenti per dirigerci all’aeroporto.
Non scriveremo commoventi frasi ad effetto per descrivere l’addio, perché si trattava di un Arrivederci…
Tommaso Pistone e Flavio Vinciguerra
Classe 4a D Liceo Classico Europeo