CATANIA – Dal 20 al 24
maggio l’intera
scuola è stata coinvolta in iniziative
mirate alla riflessione collettiva sul concetto
di legalità.
L’evento è stato organizzato dalla referente alla legalità, la docente
Agata Catania, con la collaborazione di tutti gli insegnanti e
degli alunni
del Consiglio Comunale delle Ragazze dei Ragazzi, guidati
dalle docenti Ilenia Rigliaco e Francesca Tinè. Durante la
settimana si è lavorato su diverse tematiche: bullismo e cyberbullismo,
memoria
delle vittime di mafia e l’attuazione quotidiana di pratiche di
legalità e cura
della scuola e del quartiere.
La Dirigente Cinzia Giuffrida ha sintetizzato il fulcro di queste giornate con le seguenti parole: “Ogni iniziativa deve innanzitutto rendere concreta e vicina alla vita dei ragazzi il concetto di legalità, orientando l’azione didattica ed educativa sempre più verso l’idea di democrazia partecipativa. La legalità è una scelta, ma per poterla attuare bisogna sapere distinguere ed individuare i vantaggi di questa scelta, la sua intrinseca bellezza.”
Incontro “Tutti in rete, ma il pescatore chi è?”
Martedì 21 maggio, nei locali della palestra del plesso di via Sabato Martelli Castaldi, dalle 9:00 alle 11:00, si è tenuto l’incontro “Tutti in rete, ma il pescatore chi è?” con la partecipazione del dottor Marcello La Bella, dirigente del Compartimento di Polizia Postale della Sicilia Orientale. L’incontro è stato rivolto agli studenti ed alle studentesse delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, alle quinte classi della Scuola Primaria ed al Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi. Vista l’importanza dell’incontro sono stati invitati a partecipare i/le rappresentanti dei genitori delle classi coinvolte, i/le rappresentanti di Istituto ed i/le docenti fuori servizio. In modo concreto sono stati scandagliati i pericoli della rete e le tecniche usate per adescare e catturare le giovani prede.
Il relatore ha affrontato un tema così complesso e delicato con un linguaggio semplice e coinvolgente, facendo capire come la “RETE” costituisca un mondo reale più che digitale, in cui ogni nostro dato, una volta immesso, diventa adespota, perché si perde la sua disponibilità, con il rischio anche di soggiacere a ricatti e difficoltà nella limitazione della sua diffusione e nella cancellazione stessa.
In tal senso hanno giovato gli esempi pratici portati all’attenzione dei più giovani, ed ancor di più i consigli su come reagire al meglio in tali situazioni, ad esempio con la possibilità di ricorrere all’app YouPol per la segnalazione di casi, anche in forma anonima; ed in ogni caso sottolineando sempre l’importanza del confronto tra i ragazzi con genitori e insegnanti. L’evento è stato promosso dalla Commissione per la Tutela dei Giovani e Protezione dei Minori a Catania del Rotary Club Catania.
Sono intervenuti l’avv. Laura Bonaccorso – Vicepresidente della Commissione e Presidente Incoming del RC Catania, Michele Placido Pennisi del Rotaract Catania Ovest, anch’egli membro dalla Commissione, Antonio Signorello del RC Catania e Roberto Salmeri Presidente Incoming del RC Catania Est.
Giornata per la Legalità – 23 maggio
Il 23 maggio, in occasione della Giornata per la Legalità e nell’ambito del “Progetto Legalità” dell’Istituto, gli alunni e gli studenti sono stati coinvolti in attività laboratoriali e cooperative: lettura ed approfondimento di storie e di testimonianze antimafia, ritratti, fumetti, drammatizzazioni, poesie e canti a tema legalità, “Pensa” di Fabrizio Moro, “Cento passi” dei Moderna City Ramblers, “Povera Patria” di Franco Battiato, “Casa mia” di Ghali.
I membri del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (delle classi quinte primaria e della scuola secondaria), hanno proposto e condotto attività volte ad identificare luoghi della scuola e della comunità da adottare, sistemando delle aree della scuola in cui hanno tenuto delle lezioni all’aperto, approfondendo la vita e le azioni di un personaggio noto per il contrasto alla criminalità mafiosa e condividendo a fine giornata, attraverso un collegamento on line tra tutte le classi della scuola, quanto discusso e proposto nelle varie assemblee.
Commemorazione della Strage di Capaci
L’intero istituto si è mobilitato nel ricordare la strage di Capaci. L’omicidio di uomini e donne delle Istituzioni è rimasto impresso nella mente di molti docenti e genitori, allora ragazzini o bambini, con il tragico bianco e nero delle foto che ritraevano la voragine dovuta all’esplosione delle auto in cui si trovavano Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Una data simbolo che si è incisa nella mente con i suoi fotogrammi di guerra, l’eterno scontro fra legalità ed illegalità. Già poco dopo l’efferato omicidio tutti sapevamo che quelle immagini sarebbero diventate storia. Quello che non sapevamo era la risposta dei siciliani, di quelli onesti e di quelli al confine che affollarono i funerali, che gridarono la loro rabbia e che diedero vita a migliaia di percorsi di democrazia partecipativa. Proprio in quella risposta corale e partecipata, in quei volti che vogliono giustizia e non vendetta, c’è l’eredità delle vittime della mafia. Insieme si può sconfiggere un fenomeno umano che come tale è destinato a concludersi.
In classe ogni docente, a suo modo, ha posto l’attenzione su vari aspetti della questione: la storia, la memoria, il rispetto, la povertà culturale e la mentalità mafiosa. Ma la memoria che non diventa azione è sterile. Così i ragazzi hanno ragionato sui beni comuni e sul prendersi cura del territorio scegliendo insieme dei luoghi da accudire e da rendere belli, sottraendoli all’illegalità.
Da newsicilia.it del 25/05/2024
La Dirigente Cinzia Giuffrida ha sintetizzato il fulcro di queste giornate con le seguenti parole: “Ogni iniziativa deve innanzitutto rendere concreta e vicina alla vita dei ragazzi il concetto di legalità, orientando l’azione didattica ed educativa sempre più verso l’idea di democrazia partecipativa. La legalità è una scelta, ma per poterla attuare bisogna sapere distinguere ed individuare i vantaggi di questa scelta, la sua intrinseca bellezza.”
Incontro “Tutti in rete, ma il pescatore chi è?”
Martedì 21 maggio, nei locali della palestra del plesso di via Sabato Martelli Castaldi, dalle 9:00 alle 11:00, si è tenuto l’incontro “Tutti in rete, ma il pescatore chi è?” con la partecipazione del dottor Marcello La Bella, dirigente del Compartimento di Polizia Postale della Sicilia Orientale. L’incontro è stato rivolto agli studenti ed alle studentesse delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, alle quinte classi della Scuola Primaria ed al Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi. Vista l’importanza dell’incontro sono stati invitati a partecipare i/le rappresentanti dei genitori delle classi coinvolte, i/le rappresentanti di Istituto ed i/le docenti fuori servizio. In modo concreto sono stati scandagliati i pericoli della rete e le tecniche usate per adescare e catturare le giovani prede.
Il relatore ha affrontato un tema così complesso e delicato con un linguaggio semplice e coinvolgente, facendo capire come la “RETE” costituisca un mondo reale più che digitale, in cui ogni nostro dato, una volta immesso, diventa adespota, perché si perde la sua disponibilità, con il rischio anche di soggiacere a ricatti e difficoltà nella limitazione della sua diffusione e nella cancellazione stessa.
In tal senso hanno giovato gli esempi pratici portati all’attenzione dei più giovani, ed ancor di più i consigli su come reagire al meglio in tali situazioni, ad esempio con la possibilità di ricorrere all’app YouPol per la segnalazione di casi, anche in forma anonima; ed in ogni caso sottolineando sempre l’importanza del confronto tra i ragazzi con genitori e insegnanti. L’evento è stato promosso dalla Commissione per la Tutela dei Giovani e Protezione dei Minori a Catania del Rotary Club Catania.
Sono intervenuti l’avv. Laura Bonaccorso – Vicepresidente della Commissione e Presidente Incoming del RC Catania, Michele Placido Pennisi del Rotaract Catania Ovest, anch’egli membro dalla Commissione, Antonio Signorello del RC Catania e Roberto Salmeri Presidente Incoming del RC Catania Est.
Giornata per la Legalità – 23 maggio
Il 23 maggio, in occasione della Giornata per la Legalità e nell’ambito del “Progetto Legalità” dell’Istituto, gli alunni e gli studenti sono stati coinvolti in attività laboratoriali e cooperative: lettura ed approfondimento di storie e di testimonianze antimafia, ritratti, fumetti, drammatizzazioni, poesie e canti a tema legalità, “Pensa” di Fabrizio Moro, “Cento passi” dei Moderna City Ramblers, “Povera Patria” di Franco Battiato, “Casa mia” di Ghali.
I membri del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (delle classi quinte primaria e della scuola secondaria), hanno proposto e condotto attività volte ad identificare luoghi della scuola e della comunità da adottare, sistemando delle aree della scuola in cui hanno tenuto delle lezioni all’aperto, approfondendo la vita e le azioni di un personaggio noto per il contrasto alla criminalità mafiosa e condividendo a fine giornata, attraverso un collegamento on line tra tutte le classi della scuola, quanto discusso e proposto nelle varie assemblee.
Commemorazione della Strage di Capaci
L’intero istituto si è mobilitato nel ricordare la strage di Capaci. L’omicidio di uomini e donne delle Istituzioni è rimasto impresso nella mente di molti docenti e genitori, allora ragazzini o bambini, con il tragico bianco e nero delle foto che ritraevano la voragine dovuta all’esplosione delle auto in cui si trovavano Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Una data simbolo che si è incisa nella mente con i suoi fotogrammi di guerra, l’eterno scontro fra legalità ed illegalità. Già poco dopo l’efferato omicidio tutti sapevamo che quelle immagini sarebbero diventate storia. Quello che non sapevamo era la risposta dei siciliani, di quelli onesti e di quelli al confine che affollarono i funerali, che gridarono la loro rabbia e che diedero vita a migliaia di percorsi di democrazia partecipativa. Proprio in quella risposta corale e partecipata, in quei volti che vogliono giustizia e non vendetta, c’è l’eredità delle vittime della mafia. Insieme si può sconfiggere un fenomeno umano che come tale è destinato a concludersi.
In classe ogni docente, a suo modo, ha posto l’attenzione su vari aspetti della questione: la storia, la memoria, il rispetto, la povertà culturale e la mentalità mafiosa. Ma la memoria che non diventa azione è sterile. Così i ragazzi hanno ragionato sui beni comuni e sul prendersi cura del territorio scegliendo insieme dei luoghi da accudire e da rendere belli, sottraendoli all’illegalità.
Da newsicilia.it del 25/05/2024