Su internet un vocabolario dell’italiano antico
di A.G.
Realizzata dall’Istituto Opera del Vocabolario, l’opera è aperta a tutti: uno strumento digitale davvero innovativo perché di alto spessore storico - contiene 15.000 voci - e consultabile gratuitamente. Il vocabolario è composto da molte parole la cui origine è stata "spostata" all’indietro, anche di alcune centinaia di anni. Previste altre opere analoghe contenenti vocaboli nati dal Trecento ai nostri giorni.
Consultare internet per scoprire le origini dei più antichi vocaboli italiani: a fornire questa possibilità è l’Istituto Opera del Vocabolario italiano, che il 2 maggio presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana di Firenze ha presentato il vocabolario storico dell’italiano antico, comprendente oltre 15.000 voci dalle origini a tutto il Trecento. Si tratta di uno strumento digitale davvero innovativo perché di alto spessore storico e consultabile gratuitamente: l’istituto che lo ha realizzato, appartenente al Cnr con sede a Firenze presso l'Accademia della Crusca, lo ha chiamato "Tesoro della Lingua Italiana delle Origini".
Attraverso il collegamento web al sito web dell’Ovi (www.vocabolario.org), già attivo da alcuni giorni, i navigatori potranno così attestare l’origine, l’uso e le modifiche delle più antiche parole italiane. E’ il professor Pietro Beltrami, direttore dell’Istituto toscano, a spiegare l’utilità del vocabolario. "Grazie alle nostre ricerche - spiega Beltrami - è ora possibile risalire alle più antiche attestazioni delle parole italiane, seguirne significati perduti o opposti a quelli in uso: l’opera in ogni lemma permette infatti di trovare le diverse accezioni dei termini con i riferimenti cronologici e testuali".
Il vocabolario è composto da molte parole la cui origine è stata "spostata" all’indietro, anche di alcune centinaia di anni. Ed è lo stesso Beltrami a fornire alcuni esempi significativi contenuti nel vocabolario: "L’influenza, come malattia, è così chiamata in una lettera del 1387 di un medico pratese, più antica di 280 anni delle citazioni note a partire dal 1667. Nella lettera - prosegue il direttore dell’istituto toscano - c’era scritto: ‘E questa è stata una influentia generale, la quale ongnuno quasi à percosso; è durata tucto março, cioè infreddati con febre, tossa, dolori di capo e debilecca di stomaco’. Ancora più anticamente, fin dall’opera di Restoro d’Arezzo (1282), la parola indica in particolare l’influsso degli astri sugli uomini o sui fenomeni naturali". Sono tanti i vocaboli, oggi di uso comune, ridatati: "Tanto per fare un altro esempio - conclude Beltrami – il noto nome di malattia ‘diabete’ può essere retrodatato da ante 1492 al 1361".
L’opera rappresenta la prima pubblicazione di una sezione cronologica completa del Vocabolario storico italiano: l’Istituto Opera del Vocabolario italiano conta di completarlo attraverso la realizzazione di altre opere analoghe contenenti vocaboli nati dal Trecento ai nostri giorni.
di A.G.
Realizzata dall’Istituto Opera del Vocabolario, l’opera è aperta a tutti: uno strumento digitale davvero innovativo perché di alto spessore storico - contiene 15.000 voci - e consultabile gratuitamente. Il vocabolario è composto da molte parole la cui origine è stata "spostata" all’indietro, anche di alcune centinaia di anni. Previste altre opere analoghe contenenti vocaboli nati dal Trecento ai nostri giorni.
Consultare internet per scoprire le origini dei più antichi vocaboli italiani: a fornire questa possibilità è l’Istituto Opera del Vocabolario italiano, che il 2 maggio presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana di Firenze ha presentato il vocabolario storico dell’italiano antico, comprendente oltre 15.000 voci dalle origini a tutto il Trecento. Si tratta di uno strumento digitale davvero innovativo perché di alto spessore storico e consultabile gratuitamente: l’istituto che lo ha realizzato, appartenente al Cnr con sede a Firenze presso l'Accademia della Crusca, lo ha chiamato "Tesoro della Lingua Italiana delle Origini".
Attraverso il collegamento web al sito web dell’Ovi (www.vocabolario.org), già attivo da alcuni giorni, i navigatori potranno così attestare l’origine, l’uso e le modifiche delle più antiche parole italiane. E’ il professor Pietro Beltrami, direttore dell’Istituto toscano, a spiegare l’utilità del vocabolario. "Grazie alle nostre ricerche - spiega Beltrami - è ora possibile risalire alle più antiche attestazioni delle parole italiane, seguirne significati perduti o opposti a quelli in uso: l’opera in ogni lemma permette infatti di trovare le diverse accezioni dei termini con i riferimenti cronologici e testuali".
Il vocabolario è composto da molte parole la cui origine è stata "spostata" all’indietro, anche di alcune centinaia di anni. Ed è lo stesso Beltrami a fornire alcuni esempi significativi contenuti nel vocabolario: "L’influenza, come malattia, è così chiamata in una lettera del 1387 di un medico pratese, più antica di 280 anni delle citazioni note a partire dal 1667. Nella lettera - prosegue il direttore dell’istituto toscano - c’era scritto: ‘E questa è stata una influentia generale, la quale ongnuno quasi à percosso; è durata tucto março, cioè infreddati con febre, tossa, dolori di capo e debilecca di stomaco’. Ancora più anticamente, fin dall’opera di Restoro d’Arezzo (1282), la parola indica in particolare l’influsso degli astri sugli uomini o sui fenomeni naturali". Sono tanti i vocaboli, oggi di uso comune, ridatati: "Tanto per fare un altro esempio - conclude Beltrami – il noto nome di malattia ‘diabete’ può essere retrodatato da ante 1492 al 1361".
L’opera rappresenta la prima pubblicazione di una sezione cronologica completa del Vocabolario storico italiano: l’Istituto Opera del Vocabolario italiano conta di completarlo attraverso la realizzazione di altre opere analoghe contenenti vocaboli nati dal Trecento ai nostri giorni.