Domanda
Usufruisco della legge 104/92 per la mia bambina. Chiedo i tre giorni principalmente, quando sono previste attività pomeridiane alle quali non sempre posso essere presente, dato che la necessità di assistenza si concentra nel pomeriggio. Per evitare inutili assenze al mattino, sulla richiesta scrivo che sarò presente alle lezioni antimeridiane, ma assente alle attività del pomeriggio. Sono stata chiamata dalla preside che mi ha contestato questa modalità e in più mi ha ricordato che le attività collaterali di insegnamento sono obbligatorie per i docenti. Richiedo consulenza
Risposta
I permessi ex legge 104/92 sono assenze tipiche. Esse comportano la sospensione dell’obbligo della prestazione, senza comprimere o precludere il diritto alla retribuzione. Appare di lapalissiana evidenza, peraltro, che le attività in coincidenza con la fruizione delle assenze tipiche non possano che essere obbligatorie: in caso contrario, non vi sarebbe bisogno alcuno di ricorrere ai permessi. Oltre tutto l’obbligo di assistenza, garantito dai permessi in parola, costituisce legittimo impedimento dovuto a cause di forza maggiore e, dunque, l’osservazione della dirigente scolastica appare quanto meno inconferente. Non si tratta, infatti, di assenze godibili a titolo di mero riposo, come per esempio le ferie, ma di una triste necessità di cui l’interessata farebbe volentieri a meno, se non vi ci fosse costretta. Va fatto rilevare, inoltre, che l’interessata medesima, in ottemperanza all’obbligo di buona fede nell’esecuzione del contratto, pur potendo legittimamente fruire dell’intera giornata in coincidenza con i giorni in cui si verifica la necessità dell’assistenza, si limita a giovarsi del tempo strettamente necessario, sacrificando solo le attività pomeridiane, senza arrecare nocumento all’attività di insegnamento che viene prestata nella mattinata.
da wwwtreccani.it